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Per la prima volta nella storia del padel, una giocatrice parmigiana è entrata nella top ten della classifica italiana Fitp: si tratta di Elsa Rebecca Terranova, classe 1999, manager che gestisce il Club Sala Padel e atleta che ha incontrato per la prima volta questo sport solo tre anni fa ma che, in breve tempo, è riuscita a ottenere ottimi risultati (attualmente è la numero 164 al mondo e la numero 9 nel nostro Paese): «Ho alle spalle 15 anni di tennis, giocando per il circolo Castellazzo e per il President. Poi, in periodo Covid, il mio ragazzo Tommaso Rivellini mi ha fatto conoscere questo sport. Essendo un’agonista di natura, ho voluto dare il massimo per poter raggiungere i migliori risultati possibili».
Quando ha deciso di puntare forte sul padel?
«Ho capito che poteva avere un ruolo importante nella mia vita quando, nel 2022, sono andata a giocare un torneo a Grosseto. Lì sono stata notata dal maestro siciliano Adriano Sammatrice che mi ha chiesto di tesserarmi con il suo club a Siracusa. Ed è iniziata questa avventura».
Qual è stato, tuttavia, il vero punto di svolta?
«Inizialmente giocavo tante partite. Poi ho cominciato a prendere lezioni: le prime furono con il campione d’Italia Simone Cremona, a Piacenza. In quel momento ho intuito quanto potevo crescere».
Quali sono state le persone più importanti per la sua carriera, fino a questo momento?
«Oltre ai già citati Tommaso e Simone, voglio nominare Mauricio Algarra che mi ha scelto per la sua squadra in Serie A (Milano Padel ASD), l’allenatore Martin Rubini e Gustavo Spector: lui ha una visione differente del gioco».
Lei è una giocatrice di sinistra. Chi è la sua compagna ideale?
«Sto cambiando molte partner in questi anni perché desidero completare il mio bagaglio di esperienze, prendendo il meglio da ogni differente atleta con cui gioco».
I risultati stanno arrivando.
«Quest’anno, in coppia con Martina Pugliesi, sono stata l’unica italiana qualificata al tabellone principale del torneo internazionale Fip Platinum a Cagliari».
Per quanto riguarda il passato invece?
«Ad Agosto dell’anno scorso ho vinto con Antonella Cavicchi il torneo di qualificazione alla Veneto Padel Cup a cui ho partecipato con Manuela Savini».
Ha viaggiato molto nel 2023?
«Sono stata in Norvegia, Spagna e Olanda: in ogni occasione, data la mia curiosità, ho avuto anche modo di visitare la città dove si giocava e conoscere qualche nuovo aspetto della nazione che mi ospitava».
Propositi per il 2024?
«Giocare di più a livello internazionale, entrare tra le migliori 6 d’Italia e arrivare in semifinale a un torneo dello slam: quest’anno mi sono sempre fermata ai quarti».
Pietro Razzini
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