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LA COPPIA DEI RECORD

Cent'anni lei, 102 lui: la coppia di ferro che si ama da sempre

Cent'anni lei, 102 lui: la coppia di ferro che si ama da sempre

di Monica Tiezzi

05 Gennaio 2024, 03:01

Cento anni lei, Maria Bonfitto (il compleanno sarà il 27 gennaio); 102 anni lui, il marito Antonio Nardella. Sposati da 76 anni, insieme da 84 anni (se si considerano gli otto anni di fidanzamento). Mosche rare non solo per la longevità, ma per le condizioni eccellenti in cui hanno tagliato il traguardo del secolo («ma non ci vedo come una volta, il giornale me lo legge lui», si lamenta Maria....) e per il matrimonio a prova di ferro.

Scorrono ricordi in bianco e nero dal salotto della loro casa di via Montebello, dove vivono da oltre trent'anni. Prima di allora - quando nel 1975 si trasferirono a Parma - vivevano in via Zanardi e prima ancora a Napoli, Monopoli, Foggia. Le tappe della carriera di Antonio, ragioniere e funzionario dell'ufficio delle imposte.

L'incontro fu come tanti, nel corso del comune paese natale, San Marco in Lamis, nel foggiano: 16 anni lei, 18 lui, e la guerra in mezzo. «Chi è quella bellezza?» chiede Antonio agli amici. «Non la conosci? La sorella del maestro di scuola. Scordatela, le hanno già messo gli occhi addosso». «Fa niente, io gliela frego», risponde lui.

E così fu. Un fidanzamento semiclandestino lungo e casto, poi le nozze e i figli: Raffaella, Michele e Rossana, la più giovane, morta un anno e mezzo fa. «Il mio dolore più grande, perché non è naturale che una madre seppellisca la propria figlia. La fede mi aiuta», dice Maria. Ed è l'unico momento di tristezza di questa quasi centenaria che sprizza energia, sorrisi e voglia di vivere.

«Sono abbastanza creativa, ma alla mia epoca le donne non si potevano realizzare, dovevano solo sposarsi e fare figli. Se non ci riuscivano, erano povere zitelle. Amo dipingere e fare artigianato: i quadri in casa sono quasi tutti miei, e ho fatto anche delle mostre per beneficenza». Tele da autodidatta, ma con una tecnica sorprendente: e ti domandi cosa avrebbe potuto fare se avesse avuto un'educazione all'arte.

E poi la pittura su vetro e tessuto, i lavoretti di artigianato, l'uncinetto: un bel rosario fatto a mano l'ha regalato a papa Francesco, quando lei e Antonio sono stati ricevuti in Vaticano per i 71 anni di matrimonio.

Non una vita tutta rose e fiori, quella di Antonio e Maria, ma certamente una vita di condivisione profonda. «Fondamentali per me sono stati i gruppi di preghiera, prima nella parrocchia dello Spirito Santo e ora in San Giovanni, in via Frank. Il nostro gruppo si chiama Santa Maria del Cenacolo, siamo in 25. Ci troviamo tutti i lunedì sera e un'ora a settimana ciascuno prega da solo anche a casa per persone che attraversano un momento difficile - dice Maria - Ma oltre a questo ci aiutiamo gli uni con gli altri, siamo una famiglia. Non so come farei senza queste amiche».

Antonio annuisce, ammette che la sua fede non è così fervente. «Ma c'è lei a pregare anche per me», aggiunge sornione sorridendo.

Il segreto di tanta longevità? «Anzitutto esser nati nel Gargano, terra bella e ospitale», dice Maria. «L'alimentazione - risponde Antonio - Pochissima carne, pesce con moderazione, così come i dolci, e tante tante verdure e legumi, la tipica dieta pugliese. Camminare: quando ero a Napoli andavo a piedi dalla stazione al Vomero e anche a Parma non ho mai smesso di passeggiare. E leggere. Non solo i giornali. Io ad esempio amo i grandi romanzi russi, a partire da Anna Karenina».

«Le rispondo con la mia dieta di oggi: latte di cocco e muesli a colazione, pasta e lenticchie a pranzo, cime di rapa a cena. È bene non annoiarsi: ho tirato su tre figli, ho sempre badato alla casa e cucinato, ho tanti hobby. Forse è anche fortuna. Sia io che mio marito prendiamo solo le pillole per la pressione, ci curiamo con la naturopatia», aggiunge Maria.

La ricetta per una vita di coppia così salda? «Mah... in realtà siamo due caratteri molto diversi, discutiamo spesso, ma se siamo ancora insieme vuol dire che non sono cose importanti» allarga le braccia Antonio. «Tolleranza e pazienza - aggiunge Maria - E amarsi, perché quando ci si vuol davvero bene, si supera tutto. Oggi alla prima difficoltà si tradisce o ci si lascia».

Monica Tiezzi

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