IL CASO
È considerato un fiore all'occhiello dell'impiantistica sportiva di Parma. Ma, visto come stanno andando le cose in questa stagione invernale 2023/24 il PalaLottici di via Po sarebbe da considerare piuttosto un fiore appassito o, meglio ancora, «gelato».
Caldaia rotta da un mese
Il «caso» nasce dall'annullamento di un meeting ufficiale Fidal di atletica che avrebbe dovuto svolgersi domenica sotto l'egida del Cus Parma, associazione che gestisce con un Ati l'impianto di via Po. Annullamento dovuto al fatto che il riscaldamento all'interno del palazzetto non funziona a causa della caldaia rotta. Un problema non dell'ultima ora, però, in quanto la segnalazione al Comune, cui compete la manutenzione straordinaria dell'impianto, del non funzionamento della caldaia risale allo scorso 12 dicembre. Subito dopo è arrivato il verdetto: la caldaia non era riparabile e dunque doveva essere sostituita. Una sostituzione che, per accelerare i tempi, il Cus Parma si era offerto di fare anticipando la spesa ma che, per motivi burocratici legati alla solita farraginosità delle leggi, il Comune non ha potuto accettare. Risultato: i tempi si sono allungati a dismisura e nonostante sia stata attivata una «procedura d'urgenza» a più di tre settimane dalla segnalazione l'intervento (che dalla Giunta fanno sapere avrà un costo di circa 30mila euro) non solo non è stato fatto, ma ancora non si conosce la data in cui potrà essere effettuato.
La storia del PalaLottici
Il PalaLottici fu realizzato per volontà del sindaco Elvio Ubaldi per avere una struttura «gemella» per l'atletica da affiancare per l'inverno al vicino «Lauro Grossi». L'impianto venne costruito a spese del Comune in stretta collaborazione con la Fidal che contribuì alla progettazione e a una parte delle spese e inaugurato nel 2006, diventando all'epoca l'unico impianto indoor omologato della regione. Nel 2014 venne colpito pesantemente dall'alluvione del Baganza e risistemato nel 2015, ma negli ultimi anni spesso ci sono stati problemi nella temperatura interna, tanto che nel 2021 il Cus invitò i frequentatori a «coprirsi» in caso di suo utilizzo. Nello scorso mese di dicembre il campione italiano Samuele Ceccarelli, che doveva effettuare qui il suo primo test stagionale, rinunciò proprio a causa della bassa temperatura registrata al suo interno.
Soluzione «tampone»
Per consentirne l'utilizzo nell'attesa (che si prospetta lunga) dell'installazione della nuova caldaia, si dovrebbe procedere con l'installazione di un «by-pass» per collegare al riscaldamento la caldaia che riscalda l'acqua delle docce. Così il PalaLottici sarà riscaldato ma gli atleti e gli studenti che lo frequentano non potranno farsi la doccia al termine degli allenamenti.
Bocchi e Cavandoli
Sulla vicenda sono intervenuti con due comunicati distinti Priamo Bocchi e Laura Cavandoli, rispettivamente capigruppo di Fdi e Lega in consiglio comunale. Bocchi scrive che «la cancellazione del meeting di atletica previsto al PalaLottici per problemi di riscaldamento della struttura getta ulteriori ombre sullo stato dell'impiantistica sportiva in città. Dopo la chiusura di Palasport e piscina di via Zarotto che sta obbligando società e atleti a migrare in impianti della provincia lo stop del PalaLottici rappresenta un pessimo biglietto da visita per una città che ambisce a diventare capitale dello sport». La Cavandoli scrive che «l'anno sportivo per Parma inizia con una figuraccia per gli impianti sportivi comunali con l'annullamento del meeting indoor del 7 gennaio al PalaLottici causa riscaldamento non funzionante. Dopo la figuraccia mediatica della rinuncia prenatalizia del velocista Ceccarelli causa il freddo nella struttura nulla è cambiato. Eppure l'impianto è stato totalmente rinnovato dopo l'alluvione del 2014 e nel 2018 c'erano stati altri interventi. Ci auguriamo che il guasto venga risolto rapidamente e che il Comune risponda tempestivamente alla richieste di manutenzioni negli impianti sportivi, ricordando la pessima gestione del caso della piscina di via Zarotto, chiusa a novembre 2021 e mai più riaperta».
Gian Luca Zurlini
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