SAN LAZZARO
Dagli striscioni alla zappa. Gli autori della protesta contro la costruzione di un maxi chiosco all'interno dell'ex parco Egaddi - ora parco Berio - nel quartiere San Lazzaro, dopo aver vinto la propria battaglia in tribunale (lo scorso giugno il Tar ha stoppato la procedura per la realizzazione del chiosco), ora si sono riuniti nell'associazione «Parchi Urbani» per dare nuova linfa al parco.
Gli striscioni, il sit-in «silenzioso» e la raccolta firme sono ormai un lontano ricordo. La nuova sfida degli abitanti del quartiere ora è quella di rendere più bello e più verde il parco Berio e la vicina area verde ex Althea (tra via XXIV Maggio e via Budellungo).
La neonata associazione, guidata da Aldo Zanettini, ha firmato col Comune un patto di collaborazione per la «rigenerazione del parco». Un vero e proprio accordo che prevede la riqualificazione dei due spazi verdi attraverso la messa a dimora di 73 nuovi alberi, 64 dei quali sostituiranno le piante seccate in questi anni, e la successiva manutenzione per tre anni. I lavori verranno effettuati direttamente dai volontari, seguendo le indicazioni dei tecnici del Comune. Anche l'irrigazione verrà effettuata manualmente dall'associazione, per fare in modo che le nuove piante possano crescere rigogliose e rendere più verde e vivibile il parco.
La durata del patto di collaborazione è triennale, ma al termine potrà essere rinnovato.
Daria Jacopozzi, assessore alla Partecipazione, sottolinea il valore dell'iniziativa. «I cittadini che si erano mobilitati per il parco Egaddi - spiega - ci hanno manifestato la loro volontà di occuparsi dello spazio verde, piantando nuovi alberi. Abbiamo così stretto un patto di collaborazione con la loro associazione Parchi urbani, di durata triennale. Non si tratta del primo progetto di questo genere, ma testimonia ancora una volta l'importanza della collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione».
Aldo Zanettini, presidente dell'associazione, spiega che tutto è nato dall'entusiasmo con cui il quartiere ha partecipato alla protesta contro la realizzazione di un chiostro «troppo invasivo». «Ci siamo detti - sottolinea - perché non incanalare questa voglia di fare in interventi sul parco? Così abbiamo dato vita a questa associazione e firmato un patto di collaborazione col Comune, dove è stato approvato il nostro progetto per piantumare 73 nuove piante e occuparci della loro crescita per tre anni».
L'associazione ha già reperito gli alberi che verranno piantati a partire dal prossimo mese. «Su consiglio di un agronomo legato all'associazione - precisa Zanettini - abbiamo deciso di partire con le piantumazioni poco prima dell'inizio della primavera».
«Quasi superfluo ribadire - prosegue lo stesso Zanettini - che l'incremento del verde contribuisce al benessere degli abitanti e dell'ambiente, neutralizzando in parte le emissioni nocive e taluni effetti del cambiamento climatico. Le alluvioni che recentemente hanno colpito la nostra regione sono un ulteriore monito ad evitare di incrementare la cementificazione, piantando alberi che stabilizzino il terreno e ne mantengano la necessaria umidità».
Luca Molinari
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