Il ricordo della 17enne
Sono passati due anni da quel sabato, quando Martina Karakach, 17enne di Pilastro, non è più tornata a casa.
Nel tragico incidente all’incrocio tra la Massese e strada della Badia, ha perso la vita insieme a Josef Venturini e Renat Tonu.
Allegra, bella e piena di vita, tenace e determinata, generosa e attenta agli altri. Martina è impossibile da dimenticare per coloro che le vogliono bene e che, giorno dopo giorno, hanno dovuto fare i conti con il vuoto lasciato dalla sua scomparsa.
Un’assenza che però è presenza viva nei ricordi, come dimostrano le parole delle amiche e degli amici, da quel giorno a fianco della famiglia e in particolare della mamma Ilaria Alfieri.
Vissuti, gesti, esperienze scolpiti nella mente e nel cuore, come raccontano i pensieri che oggi, nel giorno del triste anniversario, le hanno voluto dedicare. «Nella vita ci sono persone che fanno numero e persone che fanno la differenza. Tu rientri nelle seconde, grazie a te ho imparato tantissime cose e non smetterò mai di ringraziarti. Ti voglio e te ne vorrò sempre Marty» racconta Marco.
«Mia dolce Marty, non posso fare a meno di pensare alle innumerevoli volte che mi hai aiutato con i miei mille problemi, sopportandomi e supportandomi, per poi ridere insieme a me… magari di un cappello azzurro che aveva un tizio alle giostre. Manchi tanto», scrive Thommaso.
«Il tempo passa ma tu Marty non passi mai – dice Rosy -. Grazie per essere stata l’amica migliore che abbia mai potuto avere. Vivi in me». «Si sente tanto la mancanza della bella persona, generosa, sempre pronta a tutto e soprattutto la vera amica che eri – aggiunge Aury -: il tempo passa ma continui a mancare sempre di più a tutti quanti».
«Ti ringrazio – dice Merca - per il tempo passato assieme e per avermi trasmesso la tua voglia di vivere; non scorderò mai il tuo sorriso. Ti devo molto, a presto Marty».
«Io e Martina avevamo un rapporto fraterno - continua Simo -. Lei mi ha fatto crescere tanto, da ragazzo fragile e introverso mi ha reso l’esatto opposto, è sempre stata il mio unico punto di riferimento ed è grazie a lei se oggi ho il coraggio di essere me stesso. La sua voglia di vivere mi travolgeva. Penso a noi ogni giorno, ai nostri abbracci, alle risate. Cerco di pensare a tutto questo con un sorriso, anche se non è facile, ma so che chi vive dentro di te non morirà mai veramente».
«Un abbraccio da quaggiù, mi manchi» dice Prevo. «Sono passati due anni, ma sento ancora la tua risata passarmi tra la mente – scrive Fra -. Le persone come te non se ne vanno mai, quelle che è inevitabile guardarle nell’anima, che si ritrova sempre, nonostante il tempo e la lontananza. Vivi ogni giorno dentro di me, non ci sono mai stati addii per noi, ovunque tu sia, sarai sempre nel mio cuore». «Ciao Marty, ti voglio tanto bene. Ti penso sempre e so che sei sempre con noi. Sono tanto vicino alla tua mamma Ilaria – aggiunge un amico – La Martina non si allontanerà mai dai nostri cuori». «Martina è e sarà sempre la cosa più importante che mi porto appresso – racconta Mary -. Sapeva tutto di me, le bastava un solo sguardo per capire cosa andasse storto. Tra noi c’è sempre stata tanta reciprocità, amore e fedeltà che nessuno mai potrà intendere, non è un caso che sia diventata ciò che considero la vera, migliore amicizia. La sua perdita è ancora così dolorosa dal non riuscire a pensare a qualcosa senza ricollegarmi istintivamente a lei. Mi ha insegnato molto e le devo ancora tanto, un «mi manchi» non basta. Continuerò ad affrontare la vita grazie alla forza subumana, che tutt’oggi mi dona perché Martina vive. Tanto facile amarti quanto difficile dimenticarti: sei tutta la mia vita Marty, non smettere mai di invadere i miei pensieri. Sei incisa dentro al mio cuore per l’eternità».
Maria Chiara Pezzani
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