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Qualità della vita

Cantieri per 22,8 milioni per mettere il silenziatore al traffico

Cantieri per 22,8 milioni per mettere il silenziatore al traffico

di Pierluigi Dallapina

16 Gennaio 2024, 03:01

Ci sono barriere antirumore da innalzare lungo le strade più trafficate, ci sono chilometri di asfalto da sostituire per rendere il traffico più silenzioso, ci sono rotatorie da disegnare al posto degli incroci e poi ci sono anche piste ciclabili da tracciare in città e nelle frazioni nella speranza di riuscire a ridurre il numero di auto. E quindi il frastuono che peggiora la qualità della vita.

Ci sono insomma 22,8 milioni di euro di lavori da avviare, in 14 aree critiche, per ridare un po' di quiete a poco più di 27mila persone. C'è tutto questo nel Piano d'azione acustico che il Comune ha adottato lo scorso 11 dicembre. Piano che è stato presentato ieri nel Laboratorio aperto del complesso di San Paolo.

In città il più grande nemico del silenzio è il traffico, in particolare quello che arriva dalla tangenziale, dalla via Emilia e dai viali di circonvallazione. Senza dimenticare la ferrovia (si parla soprattutto della linea storica Milano-Bologna).

I dati del Piano
Il report elaborato dal Comune insieme allo studio fiorentino Vie en.ro.se Ingegneria ha fotografato 14 aree critiche, cioè zone in cui il rumore è elevato, in cui vivono 27.604 persone (21.448 residenti e 6.166 alunni) distribuite in 2.033 edifici (1.987 edifici residenziali e 42 scuole).

Nel dettaglio, nel Piano d'azione in materia acustica vengono elencati 39 interventi (di cui 30 a carico del Comune, 6 di Anas e 3 di Rfi), che prevedono l'istituzione di 7 zone 30 (di cui due già esistenti in centro e in zona Montanara sud), 12 asfaltature, la creazione di tre nuove rotatorie, 11 piste ciclabili, 5 cantieri per piazzare barriere antirumore e la sostituzione degli infissi nelle scuole di via Toscana in quanto a ridosso della ferrovia.

I cantieri del Comune
Per quanto riguarda gli interventi del Comune, le tre rotatorie sono previste tra via Mantova e via Parigi (2024), a San Prospero tra la via Emilia e strada Quingenti (2025) e a San Pancrazio tra la via Emilia ovest e strada Vallazza (2026). Le 5 nuove zone 30 previste sono: Montanara nord, via Imperia, via Jenner, Vicofertile e via Anna Frank.

Piste ciclabili in arrivo tra Corcagnano, Carignano e Vigatto (2024), da San Pancrazio al Decathlon (2025), nella parte finale di via Emilio Lepido fino all'ex Salamini (2025), in via Bergonzi (2026), da strada Martinella ad Alberi (2026), da Cervara a Baganzola (2026), in via Du Tillot (2026), in via La Spezia dalla tangenziale sud alla Sidel (2025), lungo l'argine Baganza in via Farnese (primo lotto nel 2025 e secondo lotto nel 2026), per terminare con un ponte ciclopedonale fra via La Spezia e via Pontasso (2026).

Le asfaltature riguarderanno viale Piacenza (nel tratto da via Reggio a viale Osacca), viale Mentana (da piazzale Allende a piazza Vittorio Emanuele II), viale Caprera (da piazzale Barbieri a piazzale Marsala), strada Argini, la via Emilia a San Prospero, via Roma a Vicofertile, la Massese a Corcagnano e strada Forlanini. Tutti i cantieri sono previsti tra il 2024 e il 2026.

Opere di Anas ed Rfi
Il Piano non prevede cantieri solo comunali. Infatti, anche le opere di Anas ed Rfi sono previste nell'elenco dei 39 interventi nel documento che ha valenza quinquennale. Anas dovrà realizzare una barriera antirumore lungo la tangenziale sud all'altezza di via Montanara. La spesa prevista supera i 775mila euro, ma nelle tabelle del Piano non c'è la data in cui verrà realizzato il lavoro. Stesso discorso per la barriera antirumore, sempre lungo la tangenziale sud, nei pressi del Campus (238.504 euro). Restano di competenza di Anas le asfaltature a San Prospero lungo la via Emilia. Rfi dovrà invece realizzare una barriera antirumore in via Aosta (4.463.000 euro) e sostituire gli infissi delle scuole di via Toscana (705mila euro). Il report cita anche le barriere antirumore lungo il tracciato dell'Alta velocità. Ma in questo caso non vengono indicati né i fondi previsti né i tempi. Ma tanto, lungo l'interconnessione non passano treni.

Pierluigi Dallapina

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