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Il PERSONAGGIO

Il ritrovato Mihaila arma in più per il Parma

di Marco Bernardini

23 Gennaio 2024, 03:01

Due indizi (Palermo e Sampdoria) non fanno necessariamente una prova ma a volte possono nascondere qualcosa in più di mezze verità. E allora si può sostenere, con relativa certezza, che Valentin Mihaila sia finalmente un giocatore ritrovato.

Sensazione confermata dal secondo gol stagionale di venerdì sera al Ferraris, quando ha completato l’uno-due micidiale in chiusura di primo tempo deviando sottomisura alle spalle di Stankovic il passaggio rasoterra del connazionale Man al termine di un’azione corale da applausi. Finalizzata dall’esterno rumeno di Finta, in buone condizioni fisiche e sempre più al centro del progetto di Pecchia che non perde occasione di elogiarne lo spirito, l’atteggiamento e la voglia di lavorare per la squadra e ora lo sta premiando sul campo: quattro presenze da titolare nelle ultime cinque partite, inaugurate nella settimana successiva alla prodezza liberatoria che, da subentrante, lo scorso 10 dicembre, già in pieno recupero, aveva dato il via alla «pazza» rimonta contro il Palermo e interrotto un digiuno personale tra le fila dei crociati in atto da oltre un anno e, più precisamente, da 463 giorni (Genoa-Parma 3-3 datata 3 settembre 2022).

Infortuni muscolari, tre nel periodo compreso tra settembre 2022 e febbraio 2023, e mancanza di continuità le lacune che finora hanno impedito l’esplosione definitiva di un talento sopraffino dall’enorme potenziale che, fin dal suo arrivo in Italia nell’autunno 2020 (operato per ernia, rimase fuori tre mesi), sembrava esser stato colpito da una maledizione. Le due reti in campionato gli consentono di eguagliare il suo bottino in entrambe le stagioni in serie B, dove, però, la seconda e ultima marcatura risaliva addirittura a settembre (detto del Genoa, l’anno precedente realizzò, nello stesso mese, l’ininfluente 1 a 2 alla Cremonese di Pecchia prima di essere ceduto in prestito a gennaio, senza troppa fortuna, all’Atalanta), ma il dato che conforta di più è quello relativo alle presenze, sedici per un totale di 657’, mai raggiunte tra i cadetti in cui si era fermato a tredici e quindici gettoni in quelle precedenti.

Il numero 28 ducale, che il prossimo 2 febbraio spegnerà 24 candeline, pare aver scavalcato nelle gerarchie Benedyczak, intoccabile fino a dicembre nella posizione di esterno sinistro ma ora costretto a rincorrere e sudarsi un posto nell’undici base iniziale. Europeo e rinnovo possono attendere: «Ora c’è il Parma, devo pensare ad arrivare a fine stagione. Poi ovvio c’è anche la Nazionale: l’Europeo è una bella vetrina. Il contratto c’è, non posso dire di essere senza: gioco, sono contento a Parma ma adesso non posso pensare al contratto». Queste le parole post Genova di Mihaila, che vuole concentrarsi solo sul presente e non guardare tanto in là né all’Europeo, sarebbe il primo della sua carriera, né al rinnovo del contratto, in scadenza nel 2025. In Nazionale, da giugno in poi, è riuscito ad andare tre volte a bersaglio, compresa la doppietta alla Svizzera, ma anche a rimediare un’espulsione evitabilissima in Israele a nemmeno venti minuti dall’ingresso sul terreno di gioco. Ora il «nuovo» Valentin, plasmato da Pecchia, è pronto a stupire solo in positivo.

Marco Bernardini

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