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Abuso d'ufficio, i sindaci fanno fronte comune: «Reato troppo vago, va abolito»

Abuso d'ufficio, i sindaci fanno fronte comune: «Reato troppo vago, va abolito»

di Pierluigi Dallapina

27 Gennaio 2024, 03:01

Se a Roma, in Parlamento, discutono e si dividono tra favorevoli e contrari, sul territorio sono tutti d'accordo: il reato di abuso d'ufficio va abolito così come previsto dalla riforma del ministro Nordio. E a favore dell'abolizione sono i sindaci di destra e di sinistra, sindaci di città e di Comuni microscopici, sindaci giovani, al primo mandato, e sindaci più navigati.

Michele Guerra
«La misura sull’abuso d’ufficio non porterà con sé il rischio di fare delle sindache e dei sindaci dei Comuni italiani degli avventurieri senza scrupoli, ma potrà ricalibrare una situazione che oggi vede il 95% dei casi chiudersi con un nulla di fatto, ma con impatti tutt’altro che indifferenti sulle attività amministrative e sulla vita degli amministratori», premette il sindaco di Parma, Michele Guerra. «La sempre minor disponibilità ad assumersi la responsabilità che le cariche pubbliche comportano passa anche da ciò che questi numeri dicono in maniera piuttosto chiara. Non è un caso che Anci abbia da molto tempo assunto una posizione netta su questo tema, che unisce amministratori di ogni schieramento politico non per pararsi le terga, ma per contribuire al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza delle nostre pubbliche amministrazioni, che è ciò che i cittadini chiedono».

Luca Musile Tanzi
«Ad oggi il reato di abuso d’ufficio paralizza le pubbliche amministrazioni. Solo l'1% dei procedimenti si conclude con una condanna. Sono favorevole alla depenalizzazione del reato sostituendolo con un illecito amministrativo», chiarisce Luca Musile Tanzi, sindaco di Salsomaggiore.

Tommaso Fiazza
«Credo che l’abuso d’ufficio sia un reato che, anche secondo i dati diffusi dal ministero della Giustizia, sia troppo vago e difficile da circoscrivere per i giudici», sostiene Tommaso Fiazza, sindaco di Fontevivo, che cita alcuni numeri. «Nel 2021, 4.465 su 5.418 procedimenti aperti in tutta Italia per abuso d’ufficio si sono conclusi in udienza preliminare o in udienze col rito abbreviato con un decreto di archiviazione. Con un reato simile si rischia di ingessare molte pubbliche amministrazioni».

Doveroso punire, aggiunge, «chi utilizza il proprio ruolo nelle istituzioni per malaffare, ma allo stesso tempo occorre restituire agibilità, certezza e dignità ad un ruolo che negli anni è stato esposto a imputazioni penali troppo spesso infondate».

Alessandro Fadda
Anche Alessandro Fadda, sindaco di Torrile, è a favore dell'abolizione del reato. «Nella quasi totalità dei casi si è trattato di un’ipotesi di reato che si è conclusa con un’assoluzione. Il rischio pertanto, sino ad oggi, è stato soprattutto quello di rallentare il sistema giudiziario bloccando risorse ed energie che si sarebbero potute utilizzare per perseguire altri reati. Per queste ragioni ritengo opportuno che venga avviato un percorso che preveda, quantomeno, una revisione delle disposizioni relative al reato di abuso d’ufficio».

Simone Dall'Orto «I casi di sussistenza del reato di abuso d’ufficio sono davvero rari e, infatti, la stragrande maggioranza dei processi avviati per contestare l’abuso d’ufficio si chiude con delle assoluzioni», dice Simone Dall'Orto, sindaco di Traversetolo. «Questo significa che, già oggi, questo reato non riesce a colpire eventuali pratiche illecite, degli amministratori o dei dipendenti pubblici, che è doveroso invece vengano perseguite con la massima tempestività in caso di corruzione, peculato, turbativa». Una stoccata finale: «Se questo reato resta non si ha un deterrente in più, ma si corre il rischio di esporre persone alla gogna mediatica per fatti che poi, come rivelano i dati, non integrano il reato».

Nicola Cesari
«Sicuramente l’eliminazione semplifica e modifica in modo capillare l’aspetto normativo, tecnico e processuale, soprattutto in virtù del fatto che fino ad oggi molti episodi finivano in nulla». Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo Mezzani, fa poi una precisazione. «Auspico però che per qualcuno, durante l’esercizio delle proprie funzioni amministrative o istituzionali, ciò non si trasformi nell’occasione per operare alla leggera».

Claudio Alzapiedi
«Sono favorevole all'abolizione» premette Claudio Alzapiedi, sindaco di Valmozzola. «Per un piccolo Comune come il mio l'abolizione dell'abuso d'ufficio credo possa rappresentare un passo importante per avvicinare giovani al ruolo di amministratore, considerando il fatto che risulta sempre più difficile trovare persone disponibili per questo ruolo».

Renzo Lusardi
Il sindaco di Tornolo, Renzo Lusardi, è laconico. «Il reato di abuso d'ufficio è troppo vago, è doveroso quindi iniziare un percorso per punire chi sbaglia, ma con chiarezza e certezza. A lungo termine sarà senza dubbio un vantaggio per il nostro Paese».

Pierluigi Dallapina

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