VIA MASCAGNI
La bomba ritrovata durante le attività di bonifica da residuati bellici, nel cantiere per i lavori per la costruzione del sottopasso di via Mascagni, ieri mattina, intorno alle 9,45 è stata rimossa.
Le ditte coinvolte nel cantiere di via Mascagni avevano subito sospeso le attività, messo in sicurezza l’area, avvisato la Polizia ferroviaria, i Carabinieri, il Comune e la Prefettura, per le rispettive attività di controllo e sicurezza. La circolazione ferroviaria non era stata interrotta su nessuna linea.
Le operazioni di rimozione dell’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale sono state dirette e coordinate dal comandante della Polfer di Fidenza, Davide Grittani , unitamente agli agenti della Polizia ferroviaria e ai militari del Genio Pontieri di Piacenza. Era presente sul posto anche il sindaco Andrea Massari.
L’esplosione del proiettile d’artiglieria di 75 mm, avvenuta alle 11.35, si è conclusa con successo, in totale sicurezza, nei pressi della località San Faustino, lungo l’argine dello Stirone.
Il ritrovamento dell’ordigno riporta nel passato la memoria della comunità fidentina pesantemente bombardata tra il 1944 e il 1945 dagli attacchi aerei da parte delle forze alleate.
Un ringraziamento particolare è andato al comandante della Polfer, Davide Grittani, che per sua competenza territoriale ha gestito, unitamente ai suoi uomini, tutte le attività concernenti la rimozione in sicurezza dell’ordigno dallo scalo ferroviario in direzione Cremona, ai militari del Genio Pontieri di Piacenza i quali, con grande professionalità hanno permesso al proiettile di brillare in conformità alle norme di salvaguardia previste per l’ambiente, al sindaco Andrea Massari e a tutta l’amministrazione comunale.
Un ritrovamento, quello dell’ordigno bellico, che era già stato messo in preventivo: infatti durante la guerra, l’obiettivo era principalmente quello di bombardare la ferrovia di Fidenza, già allora un importante nodo della rete nazionale.La città pagò il suo prezzo, subendo attacchi aerei e bombardamenti, nel corso dei quali perirono 162 persone, la maggior parte delle quali (113) fu vittima del solo bombardamento del 13 maggio del 1944. L’ordigno ritrovato non aveva nulla a che vedere con i bombardamenti di maggio 1944, ma sicuramente era un residuo dei tanti combattimenti che hanno visto come teatro Fidenza, terminati con la drammatica fuga verso la Germania a fine aprile 1945.
s.l.
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