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Furti

Auto ibride: la banda delle batterie torna a colpire in città

Auto ibride: la banda delle batteria torna a colpire in città

11 Febbraio 2024, 03:01

Dopo una scia di furti in provincia, torna a colpire anche in città la banda di ladri specializzata nel furto delle batterie delle auto ibride. Colpita, questa volta, è stata la Toyota Chr (modello «gettonatissimo» dagli specialisti di questo tipo di razzia) di un residente di via Trieste, fatta sparire nottetempo dal parcheggio di casa senza che nessuno si accorgesse di nulla. E non è stato alla fine il solo.

«Venerdì mattina mi sono svegliato e, nel guardare distrattamente fuori dalla finestra, mi sono accorto che non c’era più la mia macchina», ricorda il derubato. A quel punto non è rimasto altro da fare che andare a sporgere denuncia. «Appena ho detto il modello della macchina, il carabiniere che stava scrivendo il verbale aveva già capito come sarebbe andata a finire. E ha avuto perfettamente ragione in tutto». Quasi nemmeno il tempo di uscire dalla caserma di via delle Fonderie ed è squillato il telefono: l’auto era stata ritrovata dai carabinieri di Gattatico in strada Bergamina. «Ho chiesto un passaggio ad un amico e sono corso subito nel posto che mi era stato indicato al telefono e là, in fondo ad una stradina di campagna e in mezzo al nulla più assoluto, c’erano altre due auto identiche alla mia rubate a Reggio Emilia».

Tutte e tre erano state «alleggerite» quasi senza danneggiare la carrozzeria, segno che a colpire sono stati veri esperti. E non poteva essere altrimenti: il vano dove solitamente è collocata la batteria è infatti solitamente sotto al sedile posteriore, nel bagagliaio o sotto al pianale, e per smontarlo ci vogliono le competenze giuste, tempo, e più di due braccia, visto che gli accumulatori hanno un peso non indifferente. Meglio quindi far scattare la serratura dell’auto, portarla lontano (approfittando del fatto che la targa non poteva già essere «schedata» per la segnalazione attraverso le telecamere di nuova generazione) e lavorare in tranquillità in una zona isolata, magari dove già attendevano dei complici con un furgone adatto al trasporto delle batterie.

Ora ai carabinieri di Gattatico toccherà cercare di dare un nome e un volto ai ladri, mentre ai proprietari delle auto «cannibalizzate» non è rimasto che chiamare il carro attrezzi per recuperare i mezzi. E per loro adesso si profila un secondo «calvario»: la sostituzione della batteria non è infatti così immediata. Per non perdere la garanzia dell’auto, infatti, è obbligatorio sostituire la batteria con un pezzo nuovo originale e così, oltre al costo molto elevato, bisogna mettere in conto tempi di consegna che restano lunghissimi, anche di diversi mesi.

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