×
×
☰ MENU

I DATI SUI GUADAGNI

Parma, i «paperoni» sono 4.300

Parma, i «paperoni» sono 4.300

12 Febbraio 2024, 03:01

Quello di Parma è da sempre un territorio ricco, con un reddito medio che solitamente si piazza nella parte alta della classifica nazionale. Ma come è distribuita la ricchezza?

Il reddito medio
Il principale limite del reddito medio (a Parma ammontava a 29.074 euro nel 2021, ultimo dato disponibile) è quello di non far emergere il peso delle singole fasce di reddito che compongono la platea dei contribuenti.

L'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione questi dati sul nostro territorio in cui emerge, comune per comune, il peso di ogni fascia reddituale rispetto al numero totale dei contribuenti. Ovviamente l'indagine non può tenere conto della ricchezza illegale prodotta dal lavoro nero e dall'evasione fiscale, ma offre comunque un quadro chiaro ed esaustivo sulla distribuzione della ricchezza sia in termini numerici che a livello territoriale.

Pochi «paperoni»
Il primo dato che balza all'occhio è quello che riguarda la fascia di reddito più alta, ossia quella oltre i 120mila euro. A livello provinciale si tratta di poco più di 4.300 contribuenti, meno dell'uno per cento della popolazione. Oltre la metà risiede a Parma (2.711), che è anche il Comune con una maggiore ricchezza pro capite. I motivi sono presto detti: tante opportunità lavorative e servizi, la presenza di grandi aziende con molti occupati e un numero di professionisti più alto rispetto al resto del territorio.

Appennini fanalino di coda
Sono invece cinque i comuni, tutti dell'Appennino, dove non risiede nessuna persona che appartiene alla fascia di reddito più alta. Si tratta di Bore, Compiano, Monchio, Valmozzola e Tornolo, dove rimane a zero pure la fascia precedente, quella da 75 a 120 mila euro.

Anche a livello di redditi medi l'Appennino è il fanalino di coda della nostra provincia. Assenza di imprese, spopolamento e tanti pensionati sono solo alcune delle ragioni di questa importante differenza di guadagni rispetto al resto del territorio.

Pedemontana ricca
Dopo Fidenza e tolto il capoluogo, Collecchio è il Comune con più contribuenti di fascia alta. Allargando lo sguardo, emerge che quasi tutti i comuni della Pedemontana hanno una popolazione mediamente benestante, a testimonianza del valore aggiunto generato dal tessuto economico locale, spesso legato alla presenza di imprese importanti e di famiglie in età lavorativa.

Osservando le singole fasce di reddito, si nota come quella con il maggior numero di contribuenti sia quella da 15 a 26 mila euro, che conta complessivamente oltre 107 mila persone. Poco più basso il dato relativo alla fascia superiore, quella tra 26 e 55mila euro, composta da poco meno di 100mila contribuenti.

A livello complessivo quindi, le due fasce che hanno un peso maggiore, sono quelle medio-alte, a riprova del fatto che il territorio parmense gode di una ricchezza piuttosto diffusa.

Tanti stipendi bassi
I dati parlano chiaro anche per quanto riguarda le fasce più basse. Oltre 68mila contribuenti guadagnano una cifra compresa tra zero e diecimila euro all'anno. Un reddito davvero basso, che testimonia come le persone che vivono in povertà si trovano in una condizione di indigenza siano sempre di più.

Se a queste si sommano anche quelle con un reddito compreso tra 10 e 15 mila euro, si arriva a 106mila contribuenti. In altri termini, un terzo dei redditi di Parma è provincia è pari o inferiore a 15 mila euro.

La situazione nazionale
In Italia ci sono 41,5 milioni di contribuenti. Il valore medio del reddito ammonta a 22.540 euro (quello di Parma supera di poco i 29 mila euro ed è quindi ben superiore alla media nazionale), in aumento del 4,5 per cento rispetto a quello dell'anno precedente.

I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l'83 per cento del totale. Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 60.520 euro, quello dei lavoratori dipendenti è di 21.500 euro, quello dei pensionati di 18.990 euro.

Bisogna però tenere conto che i redditi per i lavoratori dipendenti sono al netto dei contributi previdenziali, mentre quelli da lavoro autonomo e d'impresa devono essere indicati al lordo dei contributi.

Questi importi non includono i redditi degli oltre 1,7 milioni di persone che hanno aderito al regime forfetario, soggetti a tassazione sostitutiva e non rientrano nei redditi complessivi Irpef. Infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone e assimilate risulta di 19.480 euro.

Luca Molinari

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI