VIA BANDINI
Faty è una ragazza di ventiquattro anni, vive a Parma con il fratello e la zia. È nata e cresciuta in Tunisia e si trova in Emilia solo da cinque mesi. Parla poco l’italiano, ma riesce già a capire molte frasi.
Dima è un ingegnere agroalimentare di 33 anni, ha due figli e una moglie, ha viaggiato dalla Moldavia fino a Parma per cercare lavoro. Legge continuamente dei testi in italiano, a volte fa fatica, ma migliora ogni giorno. Come hanno fatto queste persone, arrivate in città da poco, ad aver compiuto passi da giganti in così poco tempo? Merito del loro grande impegno, ma anche dello sforzo che ogni settimana gli insegnanti e i volontari della Penny Wirton mettono in campo, con lezioni di grammatica e lingua italiana.
Nei locali del centro interculturale di via Bandini c’è infatti una scuola che rompe gli schemi. «La didattica proposta in questo progetto è diversa dalle classiche metodologie delle aule scolastiche - sottolinea Piero Arganini, professore in pensione che oggi insegna alla Wirton -. Proponiamo un approccio più individuale con le persone che vengono qui per imparare. Relazione e conoscenza diretta fra insegnante e studente sono per noi centrali. Inoltre non si danno i voti e non si segnano le assenze, ma solo le presenze dei nostri ragazzi».
La struttura si presenta come un insieme di stanze dalle pareti colorate e piene di tavoli, dove tante persone dalla Cina, dall’est Europa e dall’Africa si siedono per conoscere una nuova lingua, che gli permetterà di vivere e lavorare meglio in questa loro esperienza in un nuovo Paese.
Si impara certamente sui libri di grammatica forniti dagli insegnanti, ma anche dialogando con i compagni, leggendo libri e giornali, e studiando con il sorriso e senza pressioni. «Sono davvero grato di avere incontrato i maestri e le persone di questo luogo speciale - racconta Hamid, un ragazzo arrivato dal Camerun con suo fratello solamente da dodici settimane e studente della struttura -. Ogni lezione è stimolante e imparo qualcosa. Qui è più facile sperimentare l’italiano attraverso un dialogo vivo e costante rispetto ad altri tipi di scuola».
Il lunedì mattina dalle 9.30 alle 11.30, il martedì pomeriggio dalle 16 alle 19 e il mercoledì dalle 17 alle 19.30, maestri e professori in pensione, ma anche impiegati, manager, architetti e molte altre tipologie di professionisti, chiaramente di madrelingua italiana, si mettono in gioco.
Agli insegnanti volontari non è richiesto nessuna esperienza di insegnamento passata e a gli alunni non devono pagare mai nessuna somma di denaro, né per le lezioni, né per i libri da studiare. La Penny Wirton è nata a Roma nel 2008, grazie all’intuizione di due coniugi, lo scrittore Eraldo Affinati e l’insegnante Anna Luce Lenzi. Parma è stata una delle città italiane ad accogliere e fare sua questa particolare tipologia di scuola. Chiunque voglia proporsi come volontario sarà calorosamente accolto, visto il metodo didattico proposto e dato che il numero di alunni in via Bandini è in costante crescita. Per proporsi o per ottenere maggiori informazioni basta contattare il centro a questa mail: info@centrointerculturaleparma.it.
Pietro Ferrari
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