Infermiera e docente
Durante il Covid la gente li ha giustamente paragonati a degli angeli poi, col passare del tempo, il rischio è che qualcuno se lo dimentichi salvo riscopre questi angeli quando se ne presenta l’occasione vedendoli all’opera al capezzale del loro letto in ospedale o accanto a qualche persona cara. Resta il fatto che, sia infermieri che medici, per la professione delicata che svolgono ed essendo giornalmente a contatto con il dolore, non solo sono dotati di angeliche ali ma, soprattutto, possiedono un senso del dovere ed una disponibilità straordinari. Basterebbe pensare, tanto per citare un significativo esempio, agli angeli del soccorso del 118, ai militi dell’Assistenza pubblica e ai volontari della Croce Rossa che vediamo giornalmente sfrecciare per le strade della città a bordo di automediche e ambulanze. Mariateresa Partelli Michiara, scomparsa nel giorni scorsi all’età di 65 anni, faceva parte di questa schiera di angeli parmigiani con il camice o la tuta rossa o arancione.
Originaria di Bianconese, Mariateresa credeva molto nella sua professione, non solo per averla esercitata con grandi capacità sia tecniche che umane presso la nostra Azienda ospedaliera, ma anche per essere stata un pilastro dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Parma di cui ricoprì pure l’incarico di consigliera. Fu pure un’amatissima docente, prima alla Scuola Infermieri e in seguito in numerosi altri enti di formazione professionale. Era stimatissima sia dai medici che dai colleghi, molti dei quali l’hanno definita punto di riferimento professionale e umano del sistema infermieristico sia nell’attività assistenziale che nella docenza presso la Facoltà di Infermieristica e nell’attività dell’Ordine degli infermieri.
Carattere aperto, solare, anima bella e generosa «Terry» ( cosi la chiamavano amici e colleghi) si è mostrata forte e determinata sia nel lavoro che nella malattia, fornendo a tutti esempi di grande coraggio ed altrettanta dignità.
Se il lavoro aveva per lei una grande importanza, amava tantissimo la famiglia: il marito Luigi, il figlio Alessandro con Lara e gli adorati nipoti Martina e Leonardo.
Nel tempo libero aveva un hobby preferito, che condivideva con il marito: la moto. E, proprio a bordo della moto, fece tantissimi ed interessanti viaggi.
Numerosissimi sono stati i messaggi di cordoglio, di stima e fraterna amicizia pervenuti dai colleghi e dai suoi allievi ma due, in particolare, mettono a fuoco la figura e l’animo di Mariateresa. «Sei stata una grande Donna, di quelle da prendere ad esempio nella vita familiare e professionale». «Ora sei sole, aria, vento. Accarezzerai ancora le tue colline, vola libera cara Terry». Una significativa frase fu scritta nel periodo del Covid all’indirizzo di medici ed infermieri: «Ti potrai scordare il loro nome, ma non potrai mai dimenticare quello hanno fatto per te». Parole che si attagliano perfettamente alla figura di Mariateresa.
Lorenzo Sartorio
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