Il Parma
Dal Pisa al Pisa. Dal 28 febbraio del 2023 a sabato, quando le due squadre si ritroveranno di fronte al Tardini, saranno passati esattamente 354 giorni, ovvero quasi un anno intero.
In quest’arco di tempo il Parma non ha più perso in casa, allungando a diciotto la striscia ancora aperta di risultati utili consecutivi, compreso il ritorno della semifinale play-off col Cagliari. Undici vittorie e sette pareggi, con 29 gol all’attivo e appena tredici incassati, a sancire un’imbattibilità da record in serie B (tutte le altre hanno ceduto il passo almeno due volte a domicilio), inaugurata all’indomani dell’ultimo ko interno subìto ad opera dei toscani, che si imposero di misura grazie alla rete segnata da Touré nel finale. Nessuno, all’epoca, poteva immaginare che da quella sera, si giocava in infrasettimanale, il Tardini sarebbe diventato un fortino inespugnabile e uno dei (tanti) punti di forza dell’attuale capolista del campionato cadetto.
Spesso, in passato, caduta a sorpresa tra le mura amiche anche contro formazioni tecnicamente inferiori ma più organizzate e solide a livello mentale (Brescia, Ternana, Ascoli, Modena, Benevento e Spal tanto per citare alcuni esempi). I crociati sono, però, cresciuti in maniera esponenziale e, unendo qualità e carattere, hanno saputo tirarsi fuori anche da situazioni complicate, come dimostrano i pari, tra l’altro meritatissimi, acciuffati in extremis al cospetto di Modena e, soprattutto, Palermo. C’è poi il fresco successo sul Venezia nello scontro diretto deciso al 100’ da Camara che ha permesso di aggiornare ulteriormente le statistiche: in regular season, il Parma, dal marzo 2023 ad oggi, ha raccolto davanti al proprio pubblico ben 39 punti in diciassette partite, alla media di 2,29 a gara, uguale a quella dello stesso Venezia che, però, ha rimediato due sconfitte e dietro solo al Genoa, capace la scorsa primavera di infilare un filotto di sei affermazioni in altrettante giornate al Ferraris prima di essere promosso in serie A.
Pecchia a caccia di Scala e Guidolin
In serie B, Fabio Pecchia è già riuscito a sopravanzare D’Aversa, il tecnico dell’ultima promozione, che tra l’ottobre 2017 e il maggio 2018 arrivò a quota 16, ritoccato a 17 in A, complice il 2-2 con l’Udinese all’esordio (fu la Juve a spezzare l’incantesimo il 1° settembre) e ora si mette all’inseguimento di Guidolin, che nel 2008-09 subentrò a Cagni e resistette altre diciotto partite senza sconfitte, chiudendo da immacolato il percorso al Tardini (12 vittorie e nove pareggi il bilancio complessivo). Un’imbattibilità che, in campionato, si protrasse fino al 27 settembre 2009, quando, in categoria superiore, il Cagliari vinse 0-2 e fermò a 23 il computo totale dei ducali. E, allargando il discorso alla serie A, l’allenatore di Formia proverà anche a eguagliare Nevio Scala che dall’8 novembre ‘92 al 19 dicembre 1993 inanellò una striscia positiva di venti incontri, interrotta, curiosamente, dal Napoli di... Pecchia, allora in campo nell’1-3 dei partenopei in Emilia. Pisa e Cosenza, il 27 febbraio, possono valere l’aggancio e 365 giorni da invincibili.
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