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Il caso

«Asfalti d'oro»: per i Comuni costi insostenibili

«Asfalti d'oro»: per i Comuni costi insostenibili

di Paolo Panni

26 Febbraio 2024, 03:01

Busseto Un tempo quando si parlava di «oro nero» si alludeva al petrolio. Oggi con questo termine si potrebbe ribattezzare anche il catrame visto che, nel giro di pochissimi anni, i prezzi dei nuovi asfalti hanno subito rincari pesantissimi, arrivando a triplicarsi rispetto ai costi che avevano soltanto prima della pandemia. Un salasso per gli enti pubblici, una enormità per il piccoli Comuni che si trovano di fronte a cifre enormi per i loro bilanci.

Proteste

Da una parte, quindi, le legittime proteste di chi chiede più interventi sulle strade; dall’altra costi che rendono proibitivo riuscire a star dietro a tutto. Oggi, di fatto, per posare un solo chilometro di asfalto si arriva a sfiorare i 100mila euro di spesa. Gli enti pubblici si trovano, per giunta, a dover fare i conti con aumenti elevatissimi dei costi per le manutenzioni delle strade. La conferma, e quindi l’allarme, arriva da diversi amministratori della Bassa. A Busseto l’assessore Luca Concari fa notare che «negli anni la nostra amministrazione ha investito importanti risorse in asfalti e manutenzioni strade. Purtroppo l’aumento dei costi rende impossibile stare al passo con i disagi. Inoltre la siccità degli ultimi anni non ha aiutato».

Busseto

Secondo Concari è necessario che «enti superiori supportino i Comuni, soprattutto i più piccoli, per mettere in sicurezza le strade del territorio. Occorre un’analisi dei contributi extra bilanci comunali, non solo sul numero di abitanti, ma anche sui chilometri di strade del territorio. Un comune come Busseto ha quasi la stessa estensione di strade del Comune di Fidenza. Diventa necessario che gli amministratori si uniscano per evitare che la situazione già difficile diventi irrecuperabile».

Roccabianca

Il sindaco di Roccabianca Alessandro Gattara ha aggiunto che «per i Comuni la prima conseguenza è che i lavori che si riescono a eseguire sono minori in misura direttamente proporzionale agli aumenti. La situazione non è sostenibile, ma non solo da adesso, lo ha detto anche il sindaco Fabio Fecci, vicepresidente di Anci Emilia Romagna, all’Assemblea annuale di ottobre a Genova. Servirebbero più fondi dallo Stato. Per un Comune di 3mila abitanti come Roccabianca abbiamo stimato in circa 2,5 milioni di euro la manutenzione necessaria delle strade. Il prossimo appalto ha un quadro economico di circa 400mila euro, da avanzo libero del bilancio comunale, ovvero la modalità attraverso cui normalmente vengono finanziati questi interventi. Nel nostro caso negli ultimi vent’anni i lavori erano stati eseguiti esclusivamente a debito (oggi costano ancora 70milaa euro all’anno fino al 2044). I fondi destinati dallo Stato ai Comuni negli ultimi anni – ha ricordato – sono stati finalizzati solo alla messa in sicurezza, escludendo esplicitamente la possibilità di finanziare il pavimento stradale per usura. Un nuovo bando del ministero dei Trasporti pubblicato in questi giorni finanzia anche la manutenzione straordinaria fino ad un importo di 150mila euro, ma destina per il 2024 solo 20milioni per circa 5500 Comuni sotto i 5mila abitanti. È semplice calcolare come solo il 2 per cento dei Comuni sarà aiutato nei lavori, mentre il restante 98 per cento dovrà fare con i propri conti. Resta fondamentale – ha concluso avere quindi un bilancio in ordina ma sarebbe altrettanto importante che questo tema diventasse una priorità a livello nazionale».

Polesine Zibello

A Polesine Zibello il sindaco Massimo Spigaroli, in una pubblica assemblea, ha osservato chiaramente che «negli ultimi anni i prezzi degli asfalti sono triplicati» e il vicesindaco Vighi ha parlato di vera e propria «esplosione dei costi rispetto a quanto accadeva prima del Covid. La cosa che a mio avviso sta condizionando tutto questo indirettamente – ha spiegato – è il costo dell’energia (a sua volta aumentato di molto). Basti pensare che il nostro Comune, per la sola illuminazione pubblica, è passato dai 200mila euro annui che spendeva pochi anni fa ai quasi 300mila di adesso ed anche il costo per il riscaldamento delle scuole e degli uffici pubblici ha subito un forte aumento. Quello della rete infrastrutturale è un tema sul quale c’è da interrogarsi a da fare molto».

San Secondo

«Il tema del costo degli asfalti rappresenta oggi una delle principali criticità per i bilanci delle amministrazioni, in particolare per i Comuni più piccoli»: a dirlo a Giulia Zucchi, sindaco di San Secondo che rimarca come nel suo comune «abbiamo riscontrato un prezzo di circa 15/17 euro al metro quadro più Iva (per un totale quindi di circa 18-20 euro) riferito al rifacimento del cosiddetto tappetino di usura in asfalto, che consiste nelle operazioni di scarificazione, uniformazione e stesura del materiale. Oppure nella posa di binder per la creazione di nuove strade. Non escludiamo quindi che il prezzo della costruzione totale di una nuova strada asfaltata possa essere ben più alto». La Zucchi sottolinea quindi che negli ultimi anni «il costo di queste operazioni ha subito un’ulteriore impennata, che non consente di poter ovviare a tutte le criticità. Nel nostro comune abbiamo stanziato 200mila euro all’anno per gli asfalti, una cifra che tuttavia consente di intervenire su 7-8 vie alla volta. Nel 2023 abbiamo inoltre investito altri 30mila euro per eseguire “rappezzi” su alcuni tratti di strade urbane ed extraurbane particolarmente ammalo rati, ma solo una costante manutenzione porterà nel tempo ad un cambiamento significativo».

Paolo Panni

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