Fidenza, vetrina presa a sassate

In questi giorni, come hanno segnalato diversi fidentini sui social, i ladri hanno visitato abitazioni in via 4 Novembre e via Tasso, nel quartiere Luce.

In alcuni appartamenti i furti sono stati messi a segno, mentre in altri, i malviventi non sono riusciti a trovare quello che cercavano. «Solo oggi ho la lucidità per scrivere – si è sfogata una fidentina - perché quando certa feccia umana ti entra in casa quello che ti si scatena dentro è inspiegabile a parole. Venerdì pomeriggio, presumibilmente tra le 11.30 e le 15.30, sono entrati in casa nostra, non avendo trovato niente, proprio perché sappiamo che razza di individui girano. Hanno messo a soqquadro tutto e terrorizzato a morte i nostri gatti. Hanno preso giusto per sfizio un paio di orologi, una catenina e due anelli di acciaio. Per fortuna i mici si sono nascosti e non sono scappati fuori. Siamo al quarto piano. Il tutto dalla porta blindata d’ingresso».

Anche in altre case hanno arraffato monili e soldi. Segnalazioni raccolte anche da Daniele Aiello, presidente di MiglioriAmo Fidenza. «Questi fatti ci confermano per l’ennesima volta, che la mancanza di sicurezza non è solo una percezione (errata) dei cittadini ma una realtà sotto gli occhi di tutti. Più che l’entità economica della refurtiva pesa molto di più quella “morale”. Il furto in appartamento viola quanto di più intimo e privato abbiamo. Occorre intervenire per rendere più difficile le “attività” di questi delinquenti. Da tempo abbiamo presentato alcune proposte, come quella di garantire un turno serale, dopo le 19, di Polizia locale 7 giorni su 7, investendo sul personale, elargire una tantum alle famiglie per l’installazione di sistemi anti intrusione, potenziare la rete di videosorveglianza, particolarmente in tutte le frazioni».

«E ancora - conclude Aiello -: sperimentare in tutto il territorio comunale, il controllo di vicinato, effettuare più controlli nelle zone con maggiori criticità. Proposte che se attuate non sarebbero sicuramente la “panacea di tutti i mali” ma servirebbero a ridurre il numero dei reati».

r.c.