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Donna investita sulla via Emilia

Addio a Chiara Bonfanti, «Preside unica e fuori dagli schemi»

Addio a Chiara Bonfanti, «Preside unica e fuori dagli schemi»

di Anna Pinazzi

05 Marzo 2024, 03:01

«Buongiorno ai miei gattini». Ogni volta che entrava in classe, li salutava così i suoi alunni. Con quella frase che, puro alfabeto di dolcezza, riusciva ad andare oltre la cattedra e fare breccia negli animi degli studenti.

Chiara Bonfanti, la 76enne investita e uccisa domenica sera lungo via Emilia Est, è stata per tanti anni «la preside speciale e fuori dagli schemi» dell'Istituto comprensivo di Montechiarugolo. A raccontarlo è uno dei suoi alunni, ormai cresciuto, ma che conserva ancora il ricordo della preside Bonfanti. È Daniele Friggeri, attuale sindaco di Montechiarugolo: «Entrava in classe e, mentre tutti i docenti volevano che ci alzassimo in piedi per salutare, lei entrava in aula e ci diceva “Buongiorno ai miei gattini” - racconta - e questo dice tutto di lei: una donna dal carattere deciso e appassionato, con un'idea di scuola diversa da quella di tutti gli altri».

Così che per lei, la scuola non finiva mai dopo il suono della campanella. Con incontri, progetti, letture, spettacoli teatrali. Anche negli ultimi tempi, dopo la pensione ormai arrivata ben più di dieci anni fa, la curiosità, la cultura e il sapere non le lasciavano tregua neanche adesso, nelle notti insonni - così racconta il vicino di casa - nell'appartamento di via Emilia Est 24, in cui viveva da sola. Come rivela Roberto, il vicino che abita nell'appartamento proprio sotto a quello di Bonfanti, lei gli parlava spesso di questi lunghi momenti di studio e riflessione dedicati alla stesura delle sue opere teatrali.

Chiara Bonfanti, infatti, ha sempre coltivato la passione per il teatro: anche la «Gazzetta» aveva raccontato, nel 2016 e 2017, i suoi spettacoli: una performance teatrale «Di versi e di congiure dissertano le donne», uno spettacolo capace di coniugare la suspance al romantico, parlando della storia della Fata Bema. Opera portata diverse volte al Castello di Montechiarugolo con il suo «Gruppo letture di strada» in collaborazione con il circolo Anspi di Montechiarugolo. «Siamo davvero molto addolorati per la perdita di Chiara - dichiara l'Anspi di Montechiarugolo -. Era una persona coltissima e appassionata, soprattutto di arte e di storia, piena di talenti».

Talenti che l'hanno tenuta occupata anche negli ultimi giorni prima dell'incidente, insieme al pensiero di dover traslocare, da qui a un mese, a Felino. Sempre durante quei discorsi con Roberto, il vicino di casa, tra le porte delle loro cantine contigue, l'ex dirigente scolastica aveva rivelato di stare lavorando «ad una cosa molto, molto importante». Probabilmente si trattava di una mostra, che aveva pensato di allestire proprio a Montechiarugolo: «Ci eravamo sentiti pochi giorni fa per decidere quando inaugurare la sua mostra - spiega il sindaco Daniele Friggeri -, avevamo pensato, insieme a lei, di aprirla verso l'estate di quest'anno: è incredibile che lei non potrà vedere mai il suo lavoro finito, ancora non posso pensarci».

La notizia della scomparsa della prof Bonfanti cammina pesante tra i luoghi e i cittadini di Montechiarugolo. Basta nominare al centralino della scuola per cui ha lavorato tanti anni il suo nome, per suscitare commozione nell'interlocutore dall'altra parte della cornetta: «Non ci crediamo ancora - sospira chi sta dall'altra parte del telefono -. È una notizia che ci lascia senza parole, non riesco a dire niente».

Per lei l'affetto si moltiplicava tra le pagine di storia, tra le opere d'arte dei suoi pittori preferiti, tra le quinte e sul palco dei teatri, nei corridoi della «sua» scuola, dove aveva trovato quei «figli e nipoti che non ha mai avuto». Un bene «capace di trapassare le aule», seme per il futuro. Tanto che, davanti alla notizia della sua scomparsa, chi parla di lei non riesce a farlo al passato: Chiara Bonfanti è. Per tutti.

Allora, per ricordarla, anche il Comune di Montechiarugolo le dedicherà un momento: «Sicuramente, prima del prossimo consiglio comunale ricorderemo la prof Chiara Bonfanti - conclude il sindaco Daniele Friggeri -, riportando alla memoria di tutta la comunità la figura di quella preside particolare, fuori dagli schemi, ma davvero, davvero unica».

A.Pin.

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