Tetto in amianto integro
Per un periodo ha ospitato la sede parmigiana dell’Associazione nazionale marinai d’Italia, in piazza Caduti del Lavoro, nel quartiere Crocetta, ma da qualche anno la struttura è chiusa e presenta qualche problema strutturale legato al tempo. Alcuni residenti della zona, preoccupati di una crepa nel muro, visibile da tempo, possa causare un danneggiamento del tetto di amianto (con la conseguente disgregazione di particelle potenzialmente pericolose), hanno segnalato il problema, sottolineando anche come dopo la chiusura degli spazi, da circa due anni, in quel luogo si ritrovino diverse persone a dormire la notte. Il palazzo è del Comune e Marco Bosi, assessore con delega al Patrimonio, rassicura che la struttura non costituisce un pericolo per la salute pubblica.
«L’edificio è stato utilizzato, nel tempo, da una serie di associazioni, ma dal Covid in avanti non è più stato accessibile, anche perché necessiterebbe di lavori importanti; in questo momento, la ristrutturazione non risulta finanziata, perché le scelte fatte hanno dato priorità ad altri interventi finanziati con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha chiarito Bosi, ricordando come il futuro di quel luogo dipenda anche dagli sviluppi del progetto della pista ciclabile, conseguente al raddoppio della Pontremolese (con lo spostamento della ferrovia), visto che quell’area potrebbe risultare un buon punto per la rampa e, in quel caso, non è detto che torni a essere utilizzato a uso edificio -. In generale, però, per quanto riguarda il tetto in amianto: qualora valutassimo un pericolo legato alla sua disgregazione, sicuramente interverremmo. L’edificio è chiuso, come accade con altre strutture comunali che non avendo l’agibilità non possono essere date in uso senza condizioni di sicurezza, ma per chi vive nelle vicinanze non genera alcun pericolo».
Come confermato dall’assessore, infatti, che ha comunque disposto alcuni sopralluoghi, anche se «tanti edifici degli anni ‘60, ‘70, ‘80 non rispondono più alle normative attuali, non c’è un imminente pericolo di crollo, anche se, ovviamente, è corretto tenere monitorati questi edifici in via precauzionale».
E se l’amianto rappresenta per i cittadini uno degli allarmi più preoccupanti, Bosi ha voluto rammentare che l’amministrazione comunale «negli ultimi 10 anni ha mostrato grande sensibilità a questa tematica rimuovendolo da tutte le scuole e tutti gli impianti sportivi».
G.P.
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