Lotteria passaporti
Molti, alle prese con il tentativo di ottenere il passaporto da mesi, un po' temevano che sarebbe stato un altro buco nell'acqua, altri invece contavano che fosse la volta buona. Alla fine il «click day», fissato per ieri, per ottenere online il sospirato appuntamento in questura per avviare le pratiche per il documento, ha accontentato solo una sparuta pattuglia di tutti quelli che fin dal mattino si sono collegati al sito.
Il questore Maurizio Di Domenico spiega che sono stati assegnati 800 appuntamenti, dal 16 al 29 marzo. Ma moltissimi altri sono rimasti a bocca asciutta, tempestando la redazione della Gazzetta di proteste che il sito ha puntualmente riportato fin dal mattino.
L'apertura dell'agenda per Parma, sul sito passaportonline della polizia di Stato, era stata annunciata lo scorso 29 febbraio con due date: quella di ieri appunto, dalle 9 del mattino, e il 2 aprile, per appuntamenti per ulteriori 15 giorni. «Per problemi tecnici, l'agenda è stata aperta alle 10,30 invece che alle 9 - spiega il questore - e in poco più di 20 minuti tutti gli appuntamenti disponibili sono stati assegnati». Questione di fortuna, quindi, più che di tenacia. E non ha avuto fortuna neanche chi ha tentato di contattare l'Urp della Questura.
«Mi sono collegata intorno alle 8 e ho tentato inutilmente fino alle 9,10 - dice Manuela Rossi - Ho continuato a cliccare durante la colazione e per tutta la mattina, fino alle 11. Il messaggio era il solito, “al momento non c'è disponibilità”. Poi ho dovuto mollare, non si può perdere una mattina di lavoro così».
Manuela spiega che anche la figlia, che a fine giugno deve partire per motivi di studio per il Canada, non sa quando riuscirà ad ottenere il passaporto. «Lo so che esibendo il biglietto aereo alla fine riuscirà a farcela, ma perché costruire una procedura sul bisogno e l'emergenza? Non abbiamo il diritto di muoverci liberamente, di prenotare un aereo last minute?».
«Dalle 8,25 e fino alle 14,15 avrò provato almeno cento volte - dice Guido Pecorini - È stato frustrante, il messaggio era sempre il solito, “nessuna disponibilità”. È l'Italia o il quarto mondo?».
C'è stato anche un «giallo»: alcuni infatti hanno ottenuto, per pochi secondi, una disponibilità per il 13 marzo (data peraltro non prevista), senza però riuscire a portare a termine la prenotazione. Come è successo ad esempio ad Antonio Zaccagnino: «È dallo scorso settembre che cerco di avere il passaporto. Questo non è normale, dire che siamo arrabbiati è dir poco. Hanno chiuso l'agenda e hanno buttato la chiave?».
Anche Pasquale Draicchio ha pensato per qualche minuto di avercela fatta: «Qualche minuto prima delle 9 ero in pista, ho tentato più volte fino alle 12. Mi era stato dato l'appuntamento per il 13 marzo alle 11, ma subito dopo è apparso il messaggio che la disponibilità era esaurita. Più che arrabbiato, sono deluso».
Il questore Maurizio di Domenico invita alla calma: «Capisco l'esasperazione, ma vorrei ricordare che abbiamo sempre garantito la procedura d'urgenza in tempi rapidi per chi deve partire. L'anno scorso abbiamo rilasciato 25 mila passaporti. Quella per il passaporto è una procedura che richiede un'attività istruttoria, accertamenti, il controllo del casellario giudiziale, le impronte - aggiunge - Gli uffici lavorano a pieno regime, li potenzieremo. Fra il 16 e il 29 marzo rilasceremo in media un centinaio di passaporti al giorno, e il 2 aprile riapriremo l'agenda per altri 15 giorni».
Ma nessuno si illude che questo basti, perché il problema è solo rimandato: presumibilmente anche il prossimo «click day» non esaudirà tutte le richieste e lascerà malcontento. Per questo dalla Questura fanno sapere di stare valutando altre soluzioni. Forse l'apertura dell'agenda a tutti: un iter che rischia però di allungare ancora di più l'attesa per un appuntamento.
Monica Tiezzi
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