Traversetolo e Montechiarugolo
Montechiarugolo Sala del Consiglio inaspettatamente piena martedì a Montechiarugolo a causa di un’interrogazione che sta scuotendo sia Traversetolo che Montechiarugolo per l’installazione da parte di un’azienda privata di un vasto campo solare fotovoltaico. Nei giorni scorsi è nato un comitato spontaneo che vigilerà sulla vicenda.
Dopo che lo stesso caso aveva scosso nei giorni scorsi Traversetolo, tanto che il presidente del consiglio Lorenzo Tosi ha presentato alcune perplessità al sindaco, le ripercussioni toccano anche il consiglio comunale di Montechiarugolo. L’interrogazione è stata presentata da Ilaria Negri di «Coinvolgere Montechiarugolo» che poneva quattro quesiti ovvero le caratteristiche del progetto, la posizione dell’amministrazione comunale, il chiarimento dell’impatto ambientale in relazione ai corridoi ecologici e se l’Amministrazione attivarsi per scongiurare l’insediamento dell’impianto.
Le risposte arrivano dall’assessore all’Ambiente Maurizio Olivieri che ha chiarito come il progetto sia stato pubblicato dalla Regione Emilia Romagna, il 65% insiste sul territorio di Montechiarugolo mentre la parte rimanente fa parte del comprensorio di Mamiano. «Il Comune di Montechiarugolo - afferma Olivieri - è favorevole alla produzione di energia rinnovabile che non prevedono biomasse» così come previsto negli obiettivi di Stato e Regioni. «L’amministrazione - prosegue l’assessore - ha inoltre sempre inteso favorire la solarizzazione dei tetti o comunque il minor utilizzo possibile di suolo agricolo. Il privato in questione ha scelto di non realizzare un impianto agrivoltaico ma un impianto a terra, la condizione invocata dai proponenti è quella di essere entro 500 metri da un’area con destinazione produttiva. La taglia è tale per cui la procedura di autorizzazione non è di competenza comunale ma è stato avviato uno screening di Via dalla Regione». Lo stesso assessore ha poi chiarito che l’impatto ambientale non può essere stabilito dal Comune ma dallo screening del Via e aggiunge «mentre diversi aspetti legati ai vincoli di tutela sono stati inseriti nel progetto, sicuramente sono state rilevate mancanze in particolare i vincoli del Pug sui corridoi ecologici». Come per Traversetolo i cittadini avranno tempo fino al 29 marzo prossimo per presentare eventuali osservazioni.
«Abbiamo espresso - afferma Daniele Friggeri, sindaco di Montechiarugolo - una posizione di trasparenza rispetto al progetto, è corretto che la cittadinanza si informi e parteciperemo con la nostra parte tecnica alla conferenza dei servizi e le osservazioni del caso. A seguito della conferenza dei servizi di tipo valutativo si comprenderà se il progetto potrà andare avanti e se sarà soggetto a VIA, in quel percorso come noi ci auspichiamo ci sarà una nuova fase di osservazioni e potremo conoscere l’entità dell’impatto ambientale presentando il progetto anche coinvolgendo l’azienda».
Contattato Simone Dall’Orto, sindaco di Traversetolo ribadisce e chiarisce quanto già affermato: «Premetto che si tratta del progetto di un’azienda privata sul quale Giunta e Consiglio comunale non deliberano. Siamo stati coinvolti nell’iter del progetto solo per alcune azioni specifiche. Il 29 febbraio Arpae ha inviato la comunicazione di pubblicazione dello studio preliminare ambientale sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di avvio del periodo di osservazioni del procedimento. Abbiamo pubblicato questo avviso al nostro albo pretorio per dare la possibilità ai cittadini di presentare le loro valutazioni. Siamo stati inoltre invitati da Arpae alla conferenza dei servizi che si terrà il 21 marzo. Porteremo le nostre osservazioni, dopo di che organizzeremo un incontro pubblico».
Silvio Marvisi
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