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Amarcord

Vi ricordate il mitico «Onirica»? Grande musica e amici: è nata la serata per ricordare il locale di via Pasubio e dell'Ex Salamini

Vi ricordate il mitico «Onirica»? Grande musica e amici: è nata la serata per ricordare il locale di via Pasubio e dell'Ex Salamini

di Mara Varoli

22 Marzo 2024, 03:01

Una sala per la musica, una per giocare e una per parlare. Chi dimentica quell'atmosfera? Là, nella strada del San Leonardo ogni sera trovavi cultura e amici. Era l'Onirica di via Pasubio, il circolo della «libertà», poi traslocato nell'area Ex Salamini. E oggi a distanza di 30 anni Ape e Marco Pipitone stanno facendo rivivere quelle indimenticabili serate con «Onirica Remember»: la prossima al Belle Epoque di Monticelli Terme domani sera.

Ape (Aldo Piazza) ha iniziato la sua carriera da dj proprio al circolo Onirica nel 1992 e da lì non si è più fermato, inventando il suo alterego Ape Regina, una delle Drag Queen più famose in Italia. È diventato popolare con il personaggio di Mara Maionchi al Chiambretti Night collaborando con Piero Chiambretti. Nel suo carnet cinema, teatro, animazione, dj e cantante di diverse band. Insieme alla cooperativa sociale Avalon ha rilanciato l’Onirica nel 1992. Marco Pipitone è fotografo per il Centro studi archivio della comunicazione (Csac) e critico musicale per Gazzetta di Parma e Il Fatto Quotidiano. È anche il direttore artistico del Festival «Il Rumore del lutto». Anche la sua carriera da dj è iniziata all'Onirica, ma nel 1998, quando il locale si era trasferito in piazzale Lunardi, ex Salamini. Da allora, Pipitone si è esibito nei principali luoghi della scena rock italiana. Ma come è nata «Onirica Remember?

«Ci siamo resi conto che il genere che proponevamo in console all’Onirica definiva l’identità del locale - risponde Ape -: era la musica dell’Onirica, la stessa che abbiamo voluto riportare in vita. Ed è nata una serata dedicata a quel tipo di musica: un felice connubio tra rock e nuove tendenze». «L’intento iniziale - aggiunge Pipitone - è stato quello di rievocare i fasti di quel periodo, ma ci siamo accorti in seguito che oltre ai nostalgici, alle serate partecipano molti giovani, cresciuti nel mito dell’Onirica e che ora vogliono essere protagonisti di quel sentire».

Facciamo un po' di storia. Quali gli eventi memorabili dell'Onirica?

«L’Onirica in via Pasubio era aperta sei sere su sette più qualche pomeriggio domenicale - ricorda Ape -. Adesso sembrerebbe impossibile ma allora c’era una grande affluenza tutte le sere, soprattutto in quelle dei live. Non c’era una serata particolare dedicata ai concerti, dipendeva dalla disponibilità dei gruppi; band divenute in seguito celebri come ad esempio Subsonica oppure Afterhours ma il ricco carnet della programmazione, prevedeva anche ospiti di rilevanza internazionale. A fare la differenza era anche il dj set, soprattutto nella sede nell’area Ex Salamini; il venerdì e il sabato erano un must delle notti parmigiane».

Com'è organizzata oggi la serata dell'Onirica?

«La sede attuale di Onirica Remember è il Club Belle Epoque di Monticelli - spiega Pipitone - una location molto adatta all’evento. Ad aprire la serata è un concerto, a seguire il dj set, strutturato proprio come ai vecchi tempi, con Ape ci si alterna in console riproponendo il meglio della musica rock e non solo. Ci piacerebbe che la "gente dell’Onirica" potesse davvero ritrovarsi per rivivere quel momento storico».

Un invito?

«Siamo consapevoli che chi frequentava il locale in quegli anni, per svariati motivi, esce meno di frequente, ed è proprio per tale motivo che Onirica Remember viene organizzato una volta al mese. Siamo convinti - dice Ape - che i nostri coetanei non debbano lasciarsi sopraffare dalla routine casalinga, lo dico con un pizzico di umorismo».

Perché i locali di oggi non hanno più storia come quelli del passato?

«Inutile girarci intorno - confessa Pipitone -, la tecnologia che per certi aspetti ci facilita l’esistenza, risulta essere di contro un anestetizzante inesorabile, soprattutto per i rapporti sociali; le nuove generazioni ne sono testimoni, vivono tendenzialmente una realtà aumentata entro il proprio smart-phone». «Un tempo andavi nelle discoteche - interviene Ape - anche per conoscere gente e magari ci scappava anche qualche tenerezza che è sempre più difficile trovare ora».

Quali gli altri locali di quei tempi?

«Uno su tutti "Il Picasso" - è sicuro Ape - locale nato prima dell’Onirica. Era avanguardia pura, sotto ogni punto di vista. Ricordo con piacere il Tube, un locale scenograficamente eccezionale e molto attento alle nuove tendenze. Impossibile, inoltre, dimenticare Overlook, Tatoo e naturalmente il Fuori Orario».

La serata Onirica vuole essere itinerante?

«La storia di questo format induce a pensare proprio questo - conclude Pipitone -, essendo una serata in grado di adattarsi a differenti contesti. Tuttavia, da tempo abbiamo una proficua collaborazione con Il Club Belle Epoque per le serate invernali, mentre per quelle estive con il Parco di Marano».

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