Salsomaggiore
«Nessuna fibrillazione, né prese di distanza ufficiali. La maggioranza in consiglio comunale sta lavorando bene ed è assolutamente compatta e coesa»: non usa mezze misure il sindaco di Salsomaggiore Luca Musile Tanzi, alla domanda sullo «stato di salute» della maggioranza che sta amministrando la città termale.
«Qualcuno ha ritenuto di costituire dei gruppi autonomi, ma sarà soltanto nei prossimi consigli comunali che potremo valutare il loro comportamento, se riterranno ancora di far parte della maggioranza o meno e lo sapremo da come voteranno».
Esaurita la premessa sullo «stato dell’arte» dell’amministrazione, il sindaco parla delle prospettive che si stanno aprendo alle porte della nuova stagione per Salso e Tabiano: «Veniamo, purtroppo, da un dato che è veramente terribile, ovvero le presenze nel 2023, che si sono attestate a circa 200mila persone, un dato superiore agli anni del Covid, ma decisamente inferiore al 2019. Questi numeri devono farci riflettere, anche perché legati a doppio filo alla nostra ricettività alberghiera che si è ridotta ulteriormente. In questo contesto – prosegue il sindaco – l’apertura il prossimo mese di agosto dell’hotel Valentini va finalmente in senso contrario, poiché avremo una nuova struttura che metterà a disposizione le proprie camere e in più, dal 2025, con l’apertura del Berzieri con Qc Terme, avremo un ulteriore volano importante».
Il mio auspicio è quello che ci siano nuovi investitori che dimostrino interesse per Salso e Tabiano, per potere recuperare qualche altra struttura, ad esempio l’hotel Milano, ma per riuscire ad imboccare questa via di rilancio e di rinascita, occorrerà un progetto efficace di promozione turistica. Il dato negativo del 2023 nasce da una miopia del passato, quando non si è stati capaci di creare il cosiddetto “why”: perché venire a Salso? A questo punto è, perciò, più che mai opportuno considerare che, oltre alle acque, sulla cui valenza siamo tutti d’accordo, comunque solo l’attrattiva del termalismo non è più sufficiente».
E quindi? C'è un'altra ricetta? «Bisogna creare “rete”, una sinergia con il territorio, innanzitutto con Parma e per questo stiamo creando questa “Dmo” (Destination management organization ndr.) un’organizzazione composta di pubblico e privato che sia in grado di catalizzare i flussi turistici sul nostro territorio. La riapertura anticipata degli stabilimenti tabianesi sta funzionando molto bene, così come funziona il “Campus della salute” ma l’amministrazione non può, da sola, fare tutto. Se il privato non ci mette del suo, non si va lontano».
Conclusione: «Stiamo cercando di coinvolgere tutti gli imprenditori del territorio, affinché Salso torni ad essere quella destinazione ambita che era in passato, con un numero di presenze in grado di sostenere la nostra economia».
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