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Nuove funzioni e convenzione con il servizio sanitario

La farmacia dei servizi decolla. «A Parma strada già tracciata»

La farmacia dei servizi decolla. «A Parma strada già tracciata»

di Monica Tiezzi

28 Marzo 2024, 03:01

«Un riconoscimento della farmacia come presidio territoriale nell'ambito del servizio sanitario nazionale. E un riconoscimento alla professionalità dei farmacisti».

Così il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Parma, Fabrizio Piazza, commenta l'approvazione del Ddl Semplificazioni che aumenta gli incarichi assegnati ai farmacisti con la legge del 2009 sulla «farmacia dei servizi», e ancor più nella pandemia, quando le farmacie hanno potuto effettuare tamponi e vaccini Covid.

Per le 157 farmacie di Parma e provincia non si tratta di una «rivoluzione».

«Il decreto dà un “cappello” nazionale a servizi già garantiti dalla maggioranza delle farmacie della nostra provincia e finora erogati a macchia di leopardo sul territorio nazionale - dice Alessandro Merli, presidente di Federfarma Parma, l'associazione che riunisce i titolari di farmacie - Siamo molto soddisfatti. La presenza capillare delle farmacie sul territorio agevolerà i cittadini per varie procedure, con una soddisfazione degli utenti che già registriamo da tempo. E auspico che presto tutti gli esami e i vaccini eseguiti in farmacia possano finire sul fascicolo sanitario elettronico dei cittadini».

«La nostra Regione nel percorso della farmacia dei servizi è già avanti - aggiunge Piazza - Tutte le farmacie del nostro territorio offrono la prenotazione degli esami tramite la rete Cup e il pagamento dei ticket. E quasi tutte garantiscono l'autoanalisi (gli esami del sangue eseguiti con prelievo capillare dal polpastrello, con la rilevazione, ad esempio, di colesterolo e trigliceridi, ndr), così come esami strumentali quali holter pressorio e cardiaco, elettrocardiogramma e spirometria, i cui risultati vengono inviati a specialisti che rispondono e refertano in breve tempo: quindi un servizio altamente qualificato».

La novità principale è, spiegano i farmacisti, che d'ora in poi questi servizi saranno fatti in convenzione con il servizio sanitario, e non più a pagamento, (come ad esempio nel caso dell'autoanalisi e degli esami strumentali).

Viene inoltre ampliata la gamma delle opportunità: le farmacie potranno dispensare per conto delle strutture sanitarie farmaci e dispositivi medici per trattare pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale; somministrare a persone al di sopra dei 12 anni - dopo un corso di formazione dell’Istituto superiore di sanità - vaccini individuati nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale (come già ora fanno per Covid e antinfluenzale); eseguire vari test diagnostici, anche per il contrasto all’antibiotico-resistenza (dando un contributo all’appropriatezza prescrittiva); raccogliere le richieste per l'assegnazione di un medico o pediatra di base (un servizio già svolto, ad esempio, a Modena, ma non a Parma); avvalersi della telemedicina.

Il primo passo, per rendere operative le novità, è stato fatto dalla Regione che nei giorni scorsi ha dettato le regole per rendere a norma (con prescrizioni igienico sanitarie e per garantire la privacy) i locali dove si dovranno svolgere esami e vaccinazioni. Regole che cercano di venire incontro anche alle piccole farmacie, con spazi ridotti. Ci sono comunque tre anni di tempo per mettersi a norma e nel frattempo chi già garantisce i servizi potrà continuare a farlo.

Il prossimo passo sarà la stipula delle convenzioni che regoleranno modalità e compensi dei farmacisti, e che potrebbero variare da Regione a Regione.

Per le farmacie - strette fra la contrazione della spesa farmaceutica e la concorrenza di farmacie online e parafarmacie - un'occasione «per riportare la farmacia al centro del territorio, soprattutto in zone disagiate, vuoi per collocazione geografica che per mancanza di servizi», dice Piazza.

E anche se l'adesione alla «Farmacia dei servizi» (la scritta dovrà campeggiare accanto alla tradizionale croce) sarà su base volontaria, Piazza e Merli si dicono sicuri che i farmacisti risponderanno compatti.

Monica Tiezzi

© Riproduzione riservata

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