La polemica
La Cittadella è un parco in grande sofferenza che ha assoluto bisogno di cure. Pietro Vignali e Arturo Dalla Tana, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale della lista Vignali sindaco, elencano gli interventi considerati indispensabili e urgenti, tra cui la riqualificazione dei bastioni, la cura dei prati, il completamento dell'ostello e il rifacimento dei percorsi in asfalto.
I masterplan
«In questi ultimi anni la Cittadella è stata oggetto di numerosi studi di fattibilità e ripensamenti, di promesse non mantenute e lavori non fatti», spiegano Vignali e Dalla Tana, in una lunga nota inviata al giornale. Si parte dal Masterplan del 2018, in base al quale «la Cittadella rischiava di diventare una sorta di “eventificio”, con addirittura gradoni da stadio e un terzo ingresso. In questo modo il parco sarebbe stato snaturato, perdendo la sua funzione tipica di parco urbano ricreativo», ricorda Dalla Tana.
Quell'idea è stata poi accantonata, anche per le pressioni dei comitati, tanto che l'amministrazione si era limitata al «restauro del portone principale» e al «potenziamento dell’illuminazione».
«Nel 2021 è stato approvato il secondo Masterplan - prosegue Vignali - che prevedeva, tra le altre cose, la riqualificazione dell’ingresso monumentale e quella dell’anello centrale. Progetti mai realizzati».
Il capogruppo ricostruisce la storia dei lavori progettati ma mai realizzati. «Il terzo lotto dei lavori è stato affidato a Parma Infrastrutture nel 2021, ma le opere non sono mai state effettuate, poi l’affidamento è stato revocato, a settembre ’23, per ripensamenti di carattere politico. E gli interventi connessi sono pertanto spariti. Credo sia lecito chiedersi che fine hanno fatto le opere che erano previste nel Masterplan». Ma non è finita. «Anche il piano degli investimenti risulta altresì assottigliato essendo stato cancellato l’impegno di spesa di 600.000 euro attribuito al terzo lotto».
Cantieri al palo
«Siamo d’accordo sul cambio di rotta rispetto al progetto di “eventificio” o sullo spostamento dei campi da basket, ma ciò che emerge è che a tanti anni di distanza ben poco è stato fatto, ad oggi, in termini di riqualificazione della Cittadella al netto del solo ripristino delle staccionate superiori. Intervento resosi ormai necessario per motivi di sicurezza: era diventata inagibile».
Vignali e Dalla Tana arrivano a una conclusione: «Come al solito questa amministrazione ipotizza tanti lavori poi li molla per strada. Basta fare un giro in Cittadella per vedere lo stato di degrado in cui si trova».
I «mali» della fortezza
Per i due consiglieri di minoranza, dei tanti interventi necessari sarebbero previsti dal Comune «solamente il consolidamento delle mura esterne e l'area giochi bimbi». Troppo poco, vista la situazione in cui versa il parco storico monumentale. A questo punto Vignali e Dalla Tana ricordano le criticità evidenziate nello studio di fattibilità redatto dai progettisti, che riguardano «il rifacimento delle pavimentazioni in asfalto con materiali consoni al contesto», il rifacimento del «sistema di raccolta delle acque piovane» in quanto «parziale ed inefficace», l'eliminazione dei «ristagni di acqua piovana nei bordi del prato centrale» e la soluzione alla cronica «mancanza di sedute». I due chiedono anche «il ripristino dei manti erbosi», la «messa a dimora di alberature», oltre a «una doverosa manutenzione complessiva dei camminamenti». Ci sarebbe poi bisogno «della riqualificazione dei bastoni», e anche del completamento dei piani superiori dell'ex ostello.
«L’impressione è che per rimediare allo scellerato progetto - concludono - proposto nel primo Masterplan e per non dare seguito alle opere assurde, siano state accantonate anche quelle di buon senso, ormai indispensabili».
r.c.
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