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Redditi, Parma è la più ricca in provincia. Bardi maglia nera

Redditi, Parma è la più ricca in provincia. Bardi maglia nera

di Pierluigi Dallapina

24 Aprile 2024, 03:01

Ci sono le aziende, ci sono gli uffici e ci sono anche tanti liberi professionisti che qui, molto più che altrove, hanno i loro studi. Insomma, in città c'è il lavoro e ci sono i servizi e non è un caso se anche quest'anno Parma si «laurea» comune più ricco del Parmense, come mostra la tabella a destra contenente i dati resi noti dal ministero dell'Economia e delle finanze in merito ai redditi (Irpef e dichiarazioni Iva) per l'anno di imposta 2022.

Restano saldamente ancorati nelle posizioni alte della classifica i comuni della Pedemontana, mentre nella parte bassa ci sono i paesi dell'Appennino. Quest'anno la maglia nera spetta a Bardi, mentre l'anno scorso la indossava Bore.

I «paperoni»

Il reddito medio dei quasi 150mila contribuenti della città sfiora i 28mila euro. «È la dimostrazione del fatto che il nostro territorio, da un punto di vista economico, sta bene e che funziona il rapporto tra il pubblico e il privato», commenta il sindaco Michele Guerra. Come città, Parma è prima in regione (tallonata da Bologna e Modena, mentre Piacenza è più staccata) e terza in Italia dietro Milano e Padova.

«La speranza - prosegue Guerra - è di conservare questi valori anche in futuro e che la situazione economica positiva possa riverberarsi anche sui ceti più fragili e in difficoltà. Mi auguro anche che ci sia sempre più spazio per le nuove generazioni».

In seconda posizione, come comune più ricco della provincia, c'è Felino, che si piazza al 167° posto a livello nazionale (l'anno scorso era al 324°). «Il nostro posizionamento in classifica deriva dalla presenza di aziende», spiega Filippo Casolari, sindaco di Felino, convinto però che anche il posizionamento geografico faccia la differenza. «Il nostro è un bel territorio, che ha la fortuna di essere vicino alla città. Per questo molti professionisti scelgono di vivere qui».

L'Appennino arranca

In fondo alla classifica c'è Bardi, che l'anno scorso era penultimo, mentre Bore sale di una posizione e si toglie la maglia nera del comune più povero del Parmense. «Il problema - spiega Diego Giusti, sindaco di Bore - è che nel mio territorio, ma il discorso può valere anche per altri comuni della montagna, vivono soprattutto anziani con pensioni basse. In più non ci sono aziende. Ci fossero realtà produttive, anche piccole, si potrebbe evitare lo spopolamento della montagna». Su 44 comuni, nella parte bassa della classifica si incontrano anche Roccabianca e Polesine Zibello, ma per il resto, i redditi più bassi sono tutti in montagna.

Pierluigi Dallapina

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