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Corniana

Quei misteriosi sotterranei in Val Vizzana: fra storia e leggenda

Quei misteriosi sotterranei in Val Vizzana: fra storia e leggenda

di Valentino Straser

27 Aprile 2024, 03:01

Corniana Con i suoi trentatré abitanti e una secolare storia alle spalle, Corniana è il paese di riferimento della Val Vizzana, dove si affacciano anche le località di Cazzola, Monte e Viola.

La zona, abitata sin dalla preistoria, conserva ancora testimonianze di epoca medievale come le vestigia del castello, l’antica chiesa di San Michele Arcangelo e simboli incisi nelle pietre delle tessiture murarie delle abitazioni.

Per secoli centro rurale, Corniana conserva nel sottosuolo importanti tracce del passato. A far scoprire una perla di architettura, non priva di mistero e fascino, è Giuseppe Capra, abitante del luogo, che nel giorno della sagra ha invitato alcune persone, all’uscita della messa, a visitare un sotterraneo adiacente l’attuale chiesa parrocchiale, di cui pochissimi ne conoscevano l’esistenza, accessibile dallo scantinato di una proprietà privata. Con l’uso di un faretto, Giuseppe Capra ha fatto strada nel sotterraneo che ha lasciato a bocca aperta le persone, anche del luogo, alla vista di quel gioiello rimasto celato sotto il paese per secoli e che rischiava di finire nell’oblio.

Il sotterraneo, sostenuto da muri a secco con il soffitto in pietra, porta dopo pochi metri a un pozzo utilizzato sino agli anni della ripresa economica italiana che ha preceduto lo spopolamento della campagna. Nella camicia del pozzo sono ancora evidenti i segni delle radici di un albero secolare che si erano insinuate, probabilmente sino a raggiungere il livello dell’acqua. A lato del pozzo inizia un corridoio che prosegue alcuni metri per poi interrompersi, ostruito dalla terra. Sempre a due passi dal pozzo, una porta murata con pietre impedisce di accedere a un vano.

Nei ricordi di Giuseppe Capra, negli anni ’60 del secolo scorso, il vano dell’anticamera del sotterraneo era utilizzato dai bambini della scuola elementare per la merenda durante l’intervallo delle lezioni e, per alcuni anni, era stato utilizzato dal parroco dell’epoca per raggiungere la stalla dove aveva un cavallo, unico mezzo di trasporto di quel tempo. Pietre incise con il millesimo, completano un gioiello d’arte che attende di essere recuperato e valorizzato.

Valentino Straser

© Riproduzione riservata

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