INTERROGAZIONE
Il nuovo Piano Sosta del Comune, che entrerà in vigore da domani, non cessa di far discutere, soprattutto in alcune delle novità introdotte. E alcune perplessità arrivano adesso dall'interno della maggioranza consigliare. Stefano Cantoni, consigliere comunale del Pd, ha infatti depositato un'interrogazione, che dovrebbe essere discussa nel prossimo consiglio comunale, in cui chiede che vengano ripensati alcuni punti del Piano.
L'interrogazione
Cantoni, nelle premesse del suo documento, afferma che «l'elaborato (il nuovo piano Sosta ndr) è necessario e direi ben predisposto nella sua articolazione, ma sono emerse numerose criticità rispetto alle nuove soluzioni prospettate dall'assessorato a Mobilità e ambiente». Il consigliere quindi elenca quelli che sono i punti bisognosi di un approfondimento alla luce dei possibili disagi creati.
Medici e permessi unici
L'elenco di Cantoni comprende 8 punti dei quali vengono elencate le problematicità nell'interrogazione. Fra queste, molto dura è la critica ai «limiti di sosta, anacronistici, ai medici convenzionati Ausl che hanno tempi prestabiliti in caso di visite o interventi domiciliari in Ztl e divieto assoluto nelle zone “sensibili”, misura che va contro lo sviluppo auspicato del sistema assistenziale verso una maggior domicliarità degli interventi». Altro punto dolente «l'adozione dei permessi “unici” con l'abolizione del sistema “multitarghe” per i permessi Ztl, che semplificava la vita degli utenti e delle imprese. La soppressione è ancora più incomprensibile in quanto motivata dal sistema tecnologico di Infomobility».
Costi maggiorati
Cantoni quindi elenca anche le criticità portate da quelli che risultano essere maggiori costi a carico dei cittadini. «L'abolizione generalizzata della gratuità in pausa pranzo dalle 12,30 alle 14,30 per tutti i lavoratori non residenti e l'esenzione ridotta a un'ora ma con modalità complesse di applicazione per i residenti a Parma appare una cosa negativa sia per le modalità, con l'obbligo di App, che un disincentivo a frequentare i locali pubblici e di servizio in questo orario». Da rivedere anche «l'aumento delle zone a righe bianche e blu senza dare vere alternative per il raggiungimento del centro, come l'estensione dell'orario dei bus notturni e a fronte di un servizio di taxi carente» e l'incremento della tariffa a 1,50 euro l'ora nelle zone meno costose.
Permessi e burocrazia
Problemi crea anche «l'obbligo per i residenti in Ztl o zone a righe blu di cambiare il permesso, con relative spese accessorie, in caso di variazione di residenza senza poter semplicemente aggiornare quello in vigore fino alla sua scadenza», mentre non ci sono misure per «agevolare il parcheggio di chi soggiorna in B&B, affittacamere o appartamenti.
Le richieste
Cantoni conclude chiedendo l'esenzione dei residenti nelle frazioni della necessità di un permesso Ztl per accedere alla futura “Area Verde” all'interno delle tangenziali, e di valutare la sospensione del provvedimento per riaprire il confronto e considerare le istanze pervenute per rendere il provvedimento più aderente alle necessità dei cittadini e degli utenti della strada».
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