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SUMMIT IN MUNICIPIO

«Unire le forze per l'Alta velocità»

«Unire le forze per l'Alta velocità»

di Luca Molinari

13 Giugno 2024, 03:01

L'impegno per portare a Parma l'Alta velocità non si ferma.

Ieri pomeriggio in Municipio si è tenuta una seduta congiunta delle commissioni consiliari su Urbanistica e mobilità, in cui è stato illustrato lo studio per inserire Parma nel reticolo dell'Alta velocità prodotto all'interno del protocollo d'intesa tra Comune e Unione Parmense degli Industriali, presentato al ministero dei Trasporti nell'aprile 2022.

Per l'occasione, assieme al sindaco Michele Guerra, sono intervenuti Andrea Corsini, assessore regionale a Trasporti e infrastrutture, Gabriele Buia, presidente dell'Unione Parmense degli Industriali e l'ingegner Marco Concari, direttore di Steer, la società di consulenza trasporti che ha realizzato lo studio. Michele Alinovi, presidente del Consiglio comunale, ha sottolineato lo scopo della seduta: «Illustrare i contenuti dell'analisi ai consiglieri e alla città». Presenti anche Cesare Azzali, direttore dell'Upi e i consiglieri regionali Matteo Daffadà e Pasquale Gerace.

«Parma in crescita»

Il sindaco Guerra è stato chiaro: «Parma non smette di chiedere più treni ad alta velocità. Si tratta di una missione di sistema per un territorio fortemente attrattivo dal punto di vista economico e turistico». Ricordando gli incontri con Trenitalia e al ministero dei Trasporti, il primo cittadino non ha nascosto che «finora non ci sono stati miglioramenti». «Avere l'Alta velocità non è un capriccio - ha proseguito - ma un bisogno reale di un territorio. Per raggiungere il risultato serve un'azione di sistema».

«Strategia regionale»

Corsini ha parlato di «obiettivo condiviso dalla Regione». «Stiamo mettendo la massima determinazione - ha continuato - per migliorare la connessione di Parma nel reticolo Av. La regione ha investito 12 milioni per lo sviluppo dell'aeroporto e con la stessa caparbietà dobbiamo lavorare per l'Alta velocità». «Le soluzioni prospettate dal punto di vista tecnico - ha precisato lo stesso Corsini - sono molteplici. L'interconnessione c'è e va utilizzata. Ma questo non significa abbandonare il progetto della fermata in linea».

«Marciare uniti»

Il presidente Buia ha chiesto il massimo coinvolgimento di tutte le forze del territorio per raggiungere l'obiettivo. «Ho sempre creduto che Parma avesse le carte in regola per avere una fermata in linea dell'Alta velocità, quello rappresenta il massimo obiettivo - ha dichiarato -. Parma è un territorio ricco e in crescita che ha diritto al miglioramento dei collegamenti infrastrutturali, ma finora c’è stata una resistenza da parte delle Ferrovie che aveva aumentato le coppie di treni dall’Adriatica verso Parma quando la direttrice più importante è quella sull'asse Milano-Roma».

Quanto all'interconnessione «si tratta di una infrastruttura - ha osservato - su cui sono stati investiti oltre cento milioni di euro ma che aumenta i tempi di percorrenza dei treni veloci. Il territorio deve capire che strada intende percorrere e quindi concentrare i propri sforzi: partire dall'interconnessione e poi puntare sull'Alta velocità in linea? Sull'onda di questo studio dobbiamo prendere una decisione e marciare uniti».

Lo studio

Dallo studio emerge che transitano dalla stazione di Parma ottomila passeggeri al giorno. Nel caso venisse realizzata la fermata Av alle fiere (progettata dall'architetto Canali e dal costo ipotizzato di 50 milioni di euro), con una media di due treni all’ora, la domanda potenziale sarebbe di 6.800 passeggeri al giorno (circa 2,2 milioni di passeggeri all’anno). Utilizzando invece l’interconnessione, la domanda sarebbe di 5.800 passeggeri al giorno (circa 1,8 milioni di passeggeri l’anno). Quest'ultimo scenario risulterebbe però meno attrattivo rispetto al primo a causa dei maggiori tempi di viaggio e dell'intasamento di treni lungo la linea storica.

I commenti

Gabriella Corsaro, Sandro Campanini, Stefano Cantoni (Pd) e Oronzo Pinto (Ep) hanno sottolineato l'importanza di fare massa critica per portare treni veloci a Parma. Priamo Bocchi (FdI) ha garantito il massimo appoggio per arrivare al migliore risultato per Parma. Serena Brandini (Azione) ha ribadito la necessità di compiere un passo politico ulteriore, soprattutto a livello nazionale. Secondo Franco Torreggiani (Pd) «Bisogna unirsi per realizzare le infrastrutture. A Reggio fanno sistema e ci fregano». Per Enrico Ottolini (Europa Verde) il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie deve essere una priorità. Guerra ha infine assicurato che «Regione e Comune torneranno a Roma per portare avanti questa trattativa lunga e complessa».

Luca Molinari

© Riproduzione riservata

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