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Il punto sulle piscine

Via Zarotto, progetto da 13 milioni insieme ai privati

Via Zarotto, progetto da 13 milioni insieme ai privati

di Antonio Bertoncini

13 Giugno 2024, 03:01

La futura piscina di via Zarotto è la chiave per assicurare piena agibilità e serenità al movimento natatorio di Parma.

Per questo non poteva che essere al centro dell’attenzione della commissione consiliare di ieri pomeriggio, presieduta da Gabriella Corsaro, in cui gli assessori Francesco De Vanna (Lavori pubblici) e Marco Bosi (Sport) hanno illustrato la situazione degli investimenti per gli impianti sportivi, e quella relativa agli spazi acqua.

Dall’incontro è uscita la conferma che la piscina «Giacomo Ferrari» verrà con ogni probabilità abbattuta e ricostruita, anche perché la relazione dell’ingegnere incaricato Carlo Rotellini ha evidenziato che ricostruirla nuova comporterebbe una spesa superiore solo del 15 per cento rispetto ad un problematico intervento di ristrutturazione dell’esistente.

Per realizzare l’intervento – previsto in linea di massima nel 2026 – servirà una cifra fra i 10 e i 13 milioni di euro. Il Comune ha previsto uno stanziamento di 3,7 milioni, il resto dovrebbe essere finanziato attraverso la convenzione con un privato gestore, con l’attenzione – ha assicurato Bosi – a garantire un adeguato utilizzo pubblico, anche in considerazione del fatto che la Ferrari era l’unica piscina in cui il Comune determinava l’utilizzo di tutti gli spazi acqua. «La nuova piscina di via Zarotto – ha annunciato Bosi – avrà ancora una vasca di 25 metri, ma più larga possibile, ed avrà una vocazione prevalentemente agonistica, contemperando anche gli altri usi possibili e salvaguardando le società prive di spazi in gestione diretta».

Animato il dibattito su un tema caldo, quello degli spazi acqua, in cui non è mancato neppure un piccolo giallo, presto risolto: all’incontro – lo hanno evidenziato Maria Federica Ubaldi (Civiltà Parmigiana) e Priamo Bocchi (FdI) – non si è presentato nessuno degli ospiti che la commissione aveva chiesto di invitare, né il delegato del Coni né le società di nuoto. Si è poi appreso che la presidente Gabriella Corsaro ha consegnato alla segreteria dell’assessorato 27 indirizzi mail, ma purtroppo l’invito non è partito per un mero errore materiale dell’ufficio. Bosi e Corsaro hanno assicurato che l’incontro si farà quanto prima, trovando l’accordo con i consiglieri.

Bosi ha quindi svolto una dettagliata relazione dalla quale emerge che Parma oggi può contare su 5 impianti natatori adatti all’uso agonistico, di cui una vasca scoperta da 50 metri e 4 vasche da 25 metri (Onesti a Moletolo, Ercole Negri in via Langhirano, Martino Pizzetti in via Giulio Cesare ed ex Coni in viale Rustici). E per la corsistica la Corazza sarà disponibile entro l’anno. Con l’apertura della Pizzetti e la chiusura della Ferrari le corsie disponibili di 25 metri sono passate da 32 a 28: «Nonostante ciò – ha sottolineato l’assessore Bosi – Parma resta seconda in Regione, dietro solo a Piacenza, per la disponibilità di spazi acqua in rapporto agli abitanti. Il problema non è tanto qualitativo, ma è di qualità degli spazi disponibili, legata soprattutto all’utilizzo a fini sportivi dell’impianto ex Coni, nato con finalità diverse e con vicende tribolate dal punto di vista gestionale».

L’assessore ha reso noto che il Comune ha acquistato dai gestori 216 corsie settimanali negli impianti Pizzetti ed ex Coni, con una spesa di 226mila euro (di cui rientrano solo un terzo dalle tariffe pagate dalle società), che si aggiungono agli oltre 800mila euro l’anno di contributi versati alle piscine per garantirne l’attività.

Diversi consiglieri, in particolare Cristian Salzano (Ep), hanno espresso preoccupazione per il destino dell’impianto di viale Rustici e per i tempi ancora incerti sull’attuazione dell’impianto di via Zarotto, che – lo ha detto il presidente Michele Alinovi – «è la vera grande scommessa, quando entrerà in funzione riporterà spazi acqua e serenità nel mondo natatorio».

E per accelerare i tempi ha proposto di procedere con un appalto apposito, alla demolizione della vecchia piscina mentre si progetta la nuova.

Antonio Bertoncini

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