Esame di stato
È la vigilia della maturità, ogni volta così desiderata e così temuta. Già i toto tema mettono ansia e in tanti stanno facendo in queste ore una scaletta sui possibili titoli della prima prova.
L'augurio
«Il nostro obiettivo - sottolinea Maurizio Bocedi, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale - insieme a presidi e docenti è quello di permettere ai candidati un clima sereno e di collaborazione per tutte le prove, che è la fondamentale condizione affinché ogni studente e ogni studentessa svolga il proprio lavoro al meglio. Le commissioni sono impegnate in questa direzione, per cui in bocca al lupo a tutti».
Domani alle 8,30 la campanella suonerà per 3.628 candidati di Parma e provincia più 34 privatisti. I non ammessi all'esame nelle scuole superiori sono 100.
Le commissioni
All'Ufficio scolastico provinciale tutto procede al meglio con una cabina di regia formata dal preside dell'istituto Melloni e dell'istituto comprensivo di Langhirano Giovanni Fasan, da Sandra Napodano, da Daniele Porto e da Maurizio Giglio per la parte tecnica. «Una maturità ben avviata - commenta Giovanni Fasan -. Le 92 commissioni sono quasi tutte complete: poche le rinunce da parte dei commissari e quelle poche già tutte risolte. Per cui allo stato attuale non ci sono particolari problemi». Domani si comincia con la prima prova di italiano e giovedì con la seconda prova. Per alcuni istituti professionali e per il liceo artistico Toschi la seconda prova potrà continuare anche il giorno successivo. «Domani verranno sorteggiate le lettere per la prova orale sia per le successioni delle classi sia per l'ordine di inizio dei colloqui - ricorda il preside Fasan -. Quella di quest'anno è ancora una maturità sovrapponibile a quella dello scorso anno, per cui il colloquio inizia con uno stimolo culturale proposto dalla commissione: può essere una poesia, un'immagine, un articolo di giornale, un brano musicale, un video, un quadro o una fotografia, per esempio. Uno stimolo che possa sollecitare il ragionamento interdisciplinare: sarà compito dello studente e della studentessa articolare il colloquio. Oltre a questo ci sarà la parte così definita Clil, in cui le materie vengono trattate in lingua straniera, in inglese per la maggior parte. Quindi, l'esposizione dell'esperienza relativa al Pcto, l'alternanza scuola lavoro, e infine il commento degli elaborati». La maturità 2024 non ha grosse sorprese. L'anno prossimo, invece, qualcosa potrebbe cambiare, in relazione al voto di condotta e di educazione civica.
Temi e seconda prova
Pierpaolo Eramo, preside del Romagnosi, sarà presidente di commissione al Toschi: «Per la prima prova mi piacerebbe che uscissero dei titoli che hanno a che fare con l'attualità: la guerra, l'intelligenza artificiale e l'ambiente. Sarebbe interessante - continua Eramo - che fosse proposto un titolo sul significato della scuola e dello studio per i ragazzi: che ruolo ha questa esperienza per gli studenti? Un tema importante, perché spesso siamo noi a parlare per loro. Per quanto riguarda le scelte letterarie, mi piacerebbe un titolo originale, per sganciarsi dai soliti autori dell'Ottocento e inizio Novecento. Non per ultimo, tornerei sul senso dell'Europa, come tema storico». Più tradizionale Giovanni Brunazzi, preside del liceo Ulivi, che sarà presidente di commissione al Romagnosi: «Al liceo classico, ho avuto come insegnante l'inarrivabile don Gino Marchi, che ricordo con tanta gratitudine: tante volte ho usato le sue lezioni su Manzoni e Dante, che sarebbero due autori da svolgere ancora oggi alla prima prova di maturità. Don Marchi ci faceva leggere anche Pasolini, il giornalista Goldoni e Moravia oltre ai poeti Novecenteschi e un titolo a riguardo lo apprezzerei. Per me - si ferma Brunazzi - ogni maturità è un percorso della memoria». La seconda prova al classico è il greco, al linguistico la terza lingua e a molti è capitato il tedesco: la preoccupazione è tanta. Al liceo scientifico ci sarà matematica, «ma i ragazzi sono tranquilli - conclude Brunazzi -, consapevoli del loro impegno e desiderosi di aprire un nuovo capitolo di vita».
Mara Varoli
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