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Allarme

Via Naviglio Alto, doppio attacco. Altri chiodi sparsi nel sottopasso

Via Naviglio Alto, doppio attacco. Altri chiodi sparsi nel sottopasso

di Michele Ceparano

23 Giugno 2024, 03:01

Ormai lo si potrebbe ribattezzare nailman, dall'inglese uomo dei chiodi, sulla falsariga di fleximan, colui che, armato di flessibile, anche a Parma ha tranciato di netto un autovelox. Il seminatore di chiodi comunque è tornato a colpire e il sottopasso di via Naviglio Alto un mese dopo è di nuovo sotto assalto da parte del «solito ignoto», ammesso che sia uno solo, che da un po' di tempo si diverte – strano modo, comunque, di passare il tempo – a spargere chiodi nella zona di San Leonardo. Creando allarme tra residenti e automobilisti che ormai girano alla larga da quel tratto di strada prendendo vie più lunghe o tortuose per arrivare a destinazione. Oltre l'allarme, dunque, anche il disagio.

Un mese dopo le ultime segnalazioni, venerdì mattina quello che ormai è diventato l'incubo del quartiere - dal momento che tanti residenti ma anche automobilisti e scooteristi di passaggio hanno bucato le gomme, con pericoli che si possono solo immaginare - ha colpito ancora.

«Era un mesetto che stava buono - spiega una residente che ha segnalato l'episodio alla polizia locale che è intervenuta -, forse si sentiva osservato, dal momento che la Gazzetta ne aveva parlato e la voce si era sparsa». Poi, però, evidentemente non è più riuscito a restare nell'ombra ed è tornato a colpire venerdì. Per ben due volte. «Una volta intorno a mezzogiorno - aggiunge - e, dopo che l'Iren era intervenuta per “bonificare” la zona, un'altra due ore più tardi». Insomma, un doppio rientro che poteva però avere gravi conseguenze che non ci sono state soltanto perché la gente che affronta il sottopasso ormai lo fa con grande cautela e a velocità bassissima. Ma per chi non lo sa, il rischio di bucare, e farsi male, rimane alto.

Anche questa volta i chiodi, sempre lunghi circa dieci centimetri e sempre piegati in modo da poter forare le gomme più facilmente, sono stati raccolti da alcuni residenti. «Ne abbiamo ormai una collezione sterminata» spiega ancora la persona che ha segnalato l'ennesima incursione.

I ritrovamenti di chiodi vanno avanti da febbraio quando sono stati denunciati i primi episodi. Subito si era pensato a un incidente o a un camion che avesse perso il carico di ferramenta. Poi, un mese fa, il seminatore di chiodi era tornato a colpire, spargendone una grossa quantità sempre nel sottopasso di via Naviglio Alto. Ad accorgersene e dare l'allarme padre e figlia residenti in zona che avevano raccolto e tolto dalla strada una trentina di chiodi sparsi sull'asfalto. Ma non solo il sottopasso di via Naviglio Alto, in questi ultimi tempi, è stato oggetto di incursioni. Potrebbe esserci la stessa mano dietro alcuni raid con i chiodi in via Azzali e in via Traversante San Leonardo.

Michele Ceparano

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