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Intervista

Paolo Schianchi presenta Innovatorio Festival: «I giovani davvero protagonisti»

Paolo Schianchi presenta Innovatorio Festival: «I giovani davvero protagonisti»

di Pierangelo Pettenati

05 Luglio 2024, 03:01

Inizia questa sera alle 21, nella sala dei concerti di Casa della Musica, la settima edizione dell’Innovatorio Festival, creato dal musicista parmigiano (ma operativo soprattutto negli Stati Uniti dove vive e lavora per la maggior parte dell’anno) Paolo Schianchi allo scopo di favorire la carriera di giovani talenti in un continuo scambio tra l’Italia e gli States.

Primo protagonista è il Lorenzo De Finti Quartet: Lorenzo De Finti, pianista di fama internazionale è noto per la sua straordinaria capacità di fondere tradizione innovazione e con Stefano Dall’Ora al contrabbasso, Alberto Mandarini alla tromba e Marco Castiglioni alla batteria regalerà un omaggio al jazz, alle avventure musicali senza barriere, alla ricerca di sonorità meno esplorate. Ospite Marco Marchini al sax, da Cesena, che si è formatosi sotto la guida di Emiliano Vernizzi.

«Abbiamo sempre puntato sui giovani – dice Schianchi – e l’idea di questa edizione è che siano davvero loro i protagonisti. Noi cerchiamo di sostenerli in vari modi, dando un supporto di mentoring e le possibilità di fare esperienze significative, che nel tempo si sono dimostrate tali. L’intento è valorizzare massimamente sia questi artisti sia chi, dopo aver partecipato al festival negli anni precedenti, ha sviluppato dei progetti personali secondo me di altissimo valore. La gioia è proprio nel vederli in questa loro crescita, dove il principale merito è loro».

Uno di questi è il parmigiano Cesare Panizzi, che di recente ha vinto il Premio Internazionale Massimo Urbani; poi il sassofonista Matteo Marchini, ospite di questa sera e infine la cantante Arianna Cleri con il progetto SuMarte col quale rivisita la musica popolare e tradizionale di tutta l’Europa in trio con arpa celtica e percussioni. Che carattere hanno le tre serate?

«Ognuna ha una sua connotazione ben precisa. La prima è dedicata al jazz. Nella seconda avremo musica pop, durante la quale abbiamo pensato di dare spazio ad Arianna, alla batterista Elisa Fellegara e alla Leo Badiali Band come riconoscimento per i risultati raggiunti di recente come l’apertura al concerto di Vasco Rossi a San Siro. La terza e ultima è incentrata sulla musica classica».

Tra gli ospiti dell’anno scorso c’era un pianista geniale e controcorrente come Julian Lorenz Gargiulo (che è da poco entrato nel catalogo di Deutsche Grammophon). Quest’anno, a chiudere, ci sarà il giovane ma talentuosissimo Zachary Brandon; come l’hai scoperto?

«C’è una rete di artisti con cui si condivide una filosofia che, oltre a portare una ventata di novità nella musica, cerca anche di intercettare talenti e portarli su palchi prestigiosi. Julian Gargiulo è uno di questi e durante una serata con altri artisti ho sentito questo straordinario violinista. Ho notato immediatamente il suo talento e mi sembrava una cosa speciale poterlo portare da noi».

Qual è la peculiarità di questa edizione?

«Mentre negli anni scorsi avevano anche artisti affermati ad affiancare i più giovani, soprattutto nelle ultime due serate i protagonisti proprio i ragazzi, tutti di immenso talento e che meritano tutto il supporto. Vorremmo poter sostenere quante più persone possibile perché crediamo che anche le nostre piccole gocce nel mondo musicali siano importanti e che possono fare la differenza nella loro vita. Spero che anche il pubblico capisca l’importanza di guardare al futuro».

Innovatorio Festival 2024 è possibile anche grazie al contributo del Comune di Parma, con il sostegno di Matthews Caggiati e di Eli Prosciutti. Informazioni su www.innovatoriodimusica.it.

Pierangelo Pettenati

© Riproduzione riservata

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