Treno deragliato
Da oggi, finalmente, per quanto a velocità ridotta e con prevedibili ritardi, si dovrebbe tornare a viaggiare. Ma ieri, per tutta la giornata, i tecnici con le pettorine della polizia di Stato hanno percorso quel tratto di binari devastati.
Con gli occhi bassi sulla massicciata e gli apparecchi fotografici a portata di mano hanno setacciato ogni centimetro di terreno per cercare una traccia, un segno che potesse spiegare un incidente assai difficile da comprendere. D'altra parte le cause di un deragliamento, secondo quanto riferito dagli addetti ai lavori, sono potenzialmente tre: errore umano, difetto del materiale rotabile o guasto alla infrastruttura.
La prima ipotesi, vista la situazione, è forse la meno probabile e per questo i poliziotti della scientifica hanno cercato di trovare l'indizio di un cedimento dei binari, un difetto degli scambi.
Per quanto riguarda i vagoni, ancora rovesciati sulla massicciata a qualche centinaio di metri da via Toscana, saranno poi necessari ulteriori approfondimenti che però saranno possibili solo quando questi potranno essere rimossi. E trasferiti in una struttura adatta al lavoro degli esperti. In attesa che questo accadesse i tecnici di Rfi hanno atteso per tutta la giornata che arrivasse da parte dell'autorità giudiziaria il nulla osta per gli interventi e i controlli sul binario non coinvolto direttamente nel deragliamento. Il via libera è arrivato nella serata di ieri e quindi i lavori sono subito iniziati per permettere già dalla mattina di oggi il transito dei primi convogli.
In particolare, i tecnici contano di di poter sistemare, entro stamattina, il binario non coinvolto direttamente nella «sviata» anche se, per i primi tempi, sarà operativo il passaggio con velocità ridotta e con il traffico alternato.
Una soluzione parziale ma indispensabile per ricucire una dorsale fondamentale per i collegamenti del Paese. Durante le fasi di attesa il personale di Rfi ha ripristinato via Toscana, ripulendola dalle pietre sparse ovunque e mettendo in sicurezza le aree dove sono ancora presenti i carrelli del vagone e i pezzi dei pali di sostegno della linea aerea danneggiata.
Molto diversa la situazione per quanto riguarda il binario coinvolto nell'incidente: qui sarà necessario ripristinare la massicciata incisa pesantemente dai vagoni deragliati e sostituire le rotaie deformate. In più, serviranno interventi alla rete elettrica sospesa che è stata in alcuni tratti completamente recisa.
Insomma, per tornare alla normalità occorreranno tempi non brevi: per dare tuttavia un primo segnale di normalità Trenitalia ha comunicato che in direzione della Riviera romagnola, presa d'assalto in questi giorni di ferie incombenti, verranno garantiti 1200 posti in più grazie a due convogli che viaggeranno accoppiati anche se alcune corse regionali saranno cancellate.
Insomma, dopo la grande paura qualcosa sembra iniziare a muoversi. Anche se colpiscono ancora i grandi frammenti di metallo sparsi in giro su cui compaiono i cartelli «sottoposto a sequestro». E in quei detriti, forse, si nasconde la chiave per capire una strage sfiorata.
Luca Pelagatti
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