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MONCHIO

Prato Spilla, danni del maltempo e problemi: «La struttura al momento non può aprire»

Prato Spilla, danni del maltempo e problemi: «La struttura al momento non può aprire»

di Silvio Marvisi

14 Luglio 2024, 03:01

 Duro colpo alla stazione turistica di Prato Spilla, la cui gestione è decaduta il primo luglio scorso e, a quanto afferma l’ex assessore di Monchio a Gianni Ilari (anche commissario nominato da Forza Italia per la sezione di Carrara), la struttura non potrà riaprire così presto a causa delle pessime condizioni in cui si trova.

«Devo intervenire - afferma Ilari in una nota - dopo la mia non ricandidatura, a chiarire e denunciare quanto sta accadendo a Monchio delle Corti: Prato Spilla è chiusa e non è possibile che riapra, non in queste pessime condizioni dovute alla scarsa attenzione degli enti preposti. Una brutta situazione che si trascina da anni, l’ultima gestione ha chiuso al primo luglio scorso e ha subito gravi perdite economiche a causa dei mancati investimenti da parte delle pubbliche amministrazioni che hanno sempre promesso e non hanno mai mantenuto le proprie parole».

«Ci sono gravi problemi sia amministrativi che di sicurezza - afferma l’ex assessore - tanto che per far ripartire la struttura di Prato Spilla serve oggi una montagna di soldi. L’albergo, per esempio, non poteva e non può essere messo a gara perché non sono previsti accessi per disabili quindi la struttura non può essere aperta al pubblico se non a rischio di gravi e pesanti sanzioni. Manca la conformità dell’ascensore, fermo da talmente tanto tempo che tutta la tromba dell’ascensore si è stacca e sta crollando, è chiaramente visibile».

«Riguardo all’impianto di riscaldamento - afferma Ilari - non è stato indicato il manutentore senza cui l’impianto non può essere utilizzato in una struttura aperta al pubblico, manca la certificazione per il quadro elettrico e i serbatoi sono pieni di melma. Servono tanti quattrini per rimettere a norma l’impianto. Bisogna anche ricordare quanto accaduto con i pannelli solari che sono stati montati in modo errato danneggiando il tetto, per far capire quanta poca attenzione venga realmente dedicata alla montagna. Si dicono grandi frasi, tutti sono per il rilancio della montagna ma, in pratica, tutto si limita a lettere di intenti. I finanziamenti per avviare le strutture non sono mai arrivati, si parla di qualche migliaio di euro arrivati in tutto a differenza di qualche centinaio di migliaia di euro che servono per fare i lavori, ottenere le certificazioni e rendere la struttura turistica sicura dal punto di vista formale».«Giusto per concludere il panorama - afferma l’ex assessore - la lavastoviglie del ristorante è stata sostituita a maggio scorso perché funzionava solo con acqua fredda, mentre dovrebbe avere l’acqua calda. La cella frigorifera veniva usata come armadio perché i finanziamenti per ripararla non sono mai arrivati mentre la gestione si è accollata tutta una serie di debiti pur di riuscire a “tirare avanti”, in soli 6 mesi si sono accumulati 65mila euro di debiti, a luglio sono oltre 100mila a causa delle tante promesse mai mantenute da parte della Provincia di Parma. Un esempio è la bozza di contratto d’affitto in cui non c’è impegno di spesa per ammodernamenti, alcuni obbligatori per legge prima dell’inizio gestione, ma solo dichiarazioni di intenti. Ora per ripartire servono non meno di 150mila euro, impossibile avere dei ricavi nel breve termine».«L’ultimo grave danno - dice Ilari - è arrivato dalle piogge di ottobre che hanno scavato lunghi solchi nel terreno tanto da scoprire i cavi elettrici della seggiovia, si parla di 5-6 chilometri di linea elettrica da verificare e ripristinare. Nei giorni scorsi è stata attivata la seggiovia che si è bloccata, sono serviti circa 40 minuti per il recupero della persona che nel frattempo è rimasta sospesa nel vuoto. Tutta la struttura con il tapis roulant per lo sci è stata abbattuta da vento e intemperie e non è più utilizzabile. Senza investimenti reali su Prato Spilla e sulla montagna in generale non si riuscirà a fare assolutamente nulla».

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