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Povertà

Mensa di Padre Lino, in un anno 5mila accessi in più

Mensa di Padre Lino, in un anno 5mila accessi in più

21 Luglio 2024, 03:01

Ci sono tanti, tantissimi stranieri, per lo più provenienti dall'Africa sub sahariana. Ma non mancano gli anziani, parmigianissimi, a cui la vita, oltre che i soldi, ha tolto anche affetti e amici. La fila davanti al portone della mensa di Padre Lino è sempre più lunga. I dati raccolti in via Turchi parlano chiaro: nella ricca Parma, la povertà è in aumento. Magari si vede poco, ma c'è.

Rispetto ai primi sei mesi del 2023, nello stesso periodo di quest'anno sono quasi 5mila in più gli accessi totali alla mensa. Erano 13.281 un anno fa, mentre ora, per la precisione a fine giugno, sono saliti a quota 18.067.

Pietro Vignali, capogruppo in consiglio comunale della lista Vignali sindaco, parte da questi dati per lanciare un appello alla politica: adottare il prima possibile misure urgenti e straordinarie contro la povertà.

Al fianco degli ultimi
«L'aumento delle persone? Abbiamo iniziato a registrarlo a partire da settembre 2023 e da allora non è più diminuito». A parlare è padre Michele Montemitro, il responsabile della mensa. «Gli ospiti sono i soliti: persone sole, anziani, ma la maggior parte è rappresentata dagli stranieri, provenienti soprattutto dall'Africa. Molti di questi sono di passaggio, nel senso che magari li vediamo per un mese o due, poi spariscono».

Per accedere alla mensa occorre una tessera rilasciata dalla Caritas, ma non mancano quelli che i frati dell'Annunziata chiamano le «emergenze»: persone che si presentano in via Imbriani senza alcuna forma di riconoscimento. «Su un totale di 120 accessi giornalieri, 15 o 20 sono rappresentati dalle emergenze. Si tratta, per la maggior parte, di giovani stranieri, dai 20 anni in su».

Padre Michele però avverte: «Ci sono poi utenti storici, si tratta di 30-40 persone che sono ospiti fissi della mensa. Questi sono soprattutto italiani e si tratta di persone sole, anziani, persone che vivono un profondo disagio, che preferiscono stare sole e che difficilmente si fanno coinvolgere dalle nostre attività».

L'appello
«Subito misure straordinarie» contro la povertà. A lanciare la proposta è Vignali, in riferimento ai 5mila accessi in più alla mensa di Padre Lino rispetto all'anno scorso. «Un dato eclatante che testimonia la gravità del problema con vecchie e nuove povertà (che toccano anche il ceto medio) che si sommano generando una piaga sociale che va affrontata e risolta», scrive in una nota.

«Sempre più persone in difficoltà si rivolgano alla storica struttura gestita dai frati dell'Annunziata. Oggi gli accessi giornalieri sono in media 120 rispetto agli 89 del 2023, in pratica una crescita del 30%. D'altronde già a febbraio i numeri diffusi dalla Caritas di Parma facevano intravedere un aumento delle richieste di aiuto: nei primi due mesi del 2024 era stato registrato un aumento di 3.500 pasti rispetto allo stesso periodo del 2023».

A questo punto Vignali ricorda le sue proposte.  «A dicembre, presentando una mozione per attivare un “pacchetto anticrisi”, lo avevo previsto. Il fenomeno della povertà non può più essere ignorato e va affrontato con misure straordinarie. Per invertire questa tendenza sono improrogabili misure incentrate sulla necessità di realizzare un articolato pacchetto anticrisi in cui il Comune deve svolgere un ruolo di “governance” coinvolgendo diversi soggetti della città come le fondazioni bancarie, la rete della grande distribuzione, la multiutility e anche le aziende sanitarie private convenzionate per contrastare il fenomeno della “povertà sanitaria”. Provvedimenti di sostegno al consumo, al credito, al reddito e ai servizi».

Non è finita, il capogruppo continua: «Le misure dovrebbero prevedere contributi, scontistica presso la grande distribuzione per i beni di prima necessità e il commercio di prossimità, voucher per la riduzione delle tariffe e agevolazioni e sconti nell’accesso ai servizi comunali, ulteriori agevolazioni sulle bollette, “bonus sociali” per prestazioni sanitarie e implementazione di prestiti sulla fiducia».

Vignali ricorda la sua «mozione che andava in questa direzione ma la maggioranza ha deciso di non approvarla. Purtroppo gli effetti si vedono ora con i nuovi dati che segnalano come la povertà, anche a Parma, continui a mordere forte. E non ci consola la consapevolezza di aver segnalato per primi la gravità del fenomeno».

Dalla polemica politica al «grazie» rivolto a chi, ogni giorno, garantisce un pasto caldo agli ultimi. «Bisogna essere riconoscenti ai frati dell'Annunziata - conclude Vignali - ma anche ai tanti volontari e a quelle aziende del territorio che contribuiscono a garantire un servizio fondamentale come la mensa di Padre Lino».

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