BUSSETO
Busseto A diverse settimane dalla conclusione della decima edizione delle Olimpiadi Verdiane di Busseto – manifestazione che porta ogni anno sempre più atleti a sfidarsi tra le vie del paese – parla quello che a tutti gli effetti è il padre fondatore di questo grande successo, Gianpaolo Bigliardi.
Incontrato per un caffè, ha raccontato come sono nate, da dove viene l’idea ma soprattutto scongiura ogni ipotesi di una Busseto senza Olimpiadi. Ecco le sue parole a proposito di questo: «Da Busseto le Olimpiadi Verdiane non se ne andranno. Questa manifestazione penso sia giusto che muoia dove è nata, poi certamente non si può sapere per quanti anni possano andare avanti».
Poi non esclude che possano essere replicate altrove: «Se un domani arrivasse un Comune o un’azienda a cui il format piace e chiedesse di realizzarle anche in un altro posto, questo sarebbe un discorso che prenderemmo sicuramente in considerazione. Detto questo, quello che verrebbe esportato sarebbe il progetto non le Olimpiadi Verdiane».
Gianpaolo su questo parla in modo diretto, chiaro e genuino. «Tutto questo è nato con passione e ogni anno prosegue grazie soprattutto a quel bambino che c’è dentro ognuno di noi».
Allora non si può che partire dall’inizio, da come tutto questo ha preso forma: «Io sono sempre stato giovane dentro, un bambino. Mi è sempre piaciuto fare delle gare e delle goliardate fra amici. Dissi loro: ma perché non mettiamo giù una data fissa e una o due volte al mese andiamo a fare delle prove? Avevo preparato tutto, studiato le varie discipline dove potevamo sfidarci, preparato classifica e punti da assegnare. Avevo fatto fare le magliette, punti o penalità a seconda delle presenze, chi vinceva dava il nome all’edizione successiva. Parliamo quasi di 13 anni fa».
Alcune delle prime discipline in cui Giampaolo si sfidava coi suoi amici sono dei ''must have'' che le OV propongono ormai sin dalla prima edizione del 2012.
«Biliardo, freccette, subbuteo e da lì in poi sempre nuove discipline. Siamo andati avanti per tanti anni, ricordo che andavamo a fare i go kart a Varano, tutto fra di noi, in totale eravamo 8 massimo 10, tutti ragazzi disponibili che poi volevano passare delle giornate divertendosi».
Da questa grande passione iniziale nascono le Olimpiadi Verdiane.
Per creare e portare avanti un progetto così grande e che comporta inevitabilmente un enorme mole di lavoro, Bigliardi si è affidato ai ragazzi di sempre, quelli con cui giocava nella sua taverna quando tutto questo era ancora un sogno.
«Danilo Porcari è l’altro ragazzo che mi ha dato un grande aiuto a realizzare tutto questo. Io ho dato il là e poi insieme a lui abbiamo incastrato regolamenti e tutti. L’idea è mia ma senza di lui sarebbe stato impossibile realizzare tutto questo. È stato molto importante il suo appoggio».
E poi continua: «Ora noi siamo un’associazione composta da 15 soci. Loro sono il motore di tutto. Poi bisogna sicuramente ringraziare tutti, dagli sponsor che negli anni ci hanno sostenuto, ma non posso fare i nomi perché sono veramente tanti».
A 10 anni dalla sua nascita le Olimpiadi Verdiane rappresentano quindi il vero fiore all’occhiello di un paese come Busseto, che negl’anni ha saputo valorizzare e appoggiare una manifestazione destinata a rimanere a lungo il cuore pulsante delle estati della bassa.
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