EMERGENZA
A seguito della modifica del regolamento dell’Unione Europea che norma la gestione dell’epidemia di peste suina, decisa dalla Commissione Europea alla luce di diversi casi emersi sul territorio continentale compreso quello piacentino, entrano nella cosiddetta Zona 3 - che prevede restrizioni rigide in particolare sul fronte della movimentazione degli animali - nove comuni del Piacentino: Rivergaro, Podenzano, Pontedellolio, Bettola, Vigolzone, San Giorgio, Gropparello, Lugagnano e Carpaneto. A darne notizia è il giornale 'Libertà'.
Le limitazioni previste per le zone di restrizione 3 riguardano soprattutto lo spostamento degli animali che, viene evidenziato sul quotidiano, «diventa praticamente impossibile" con gli allevatori costretti dover mantenere i loro maiali in allevamento «a 'tempo indeterminatò, senza nessuna certezza su quando potranno procedere con le necessarie movimentazioni verso il macello o verso altre fasi di allevamento» e con costi di gestione ancora più ingenti.
Altro aspetto legato alle limitazioni, poi, l’affollamento negli allevamenti che va a pesare sulla vita degli animali.
«Soprattutto nei mesi estivi, in situazioni di elevata temperatura come quella di questi giorni - spiega a 'Libertà' il consigliere provinciale, Giampaolo Maloberti - la densità degli animali in allevamento è un fattore da non trascurare affatto per garantire benessere soprattutto ai giovani suini».
Peste suina, nuove zone di restrizione in provincia di Pavia
La Commissione europa ha stabilito nuove «zone di restrizione II e III» in provincia di Pavia, dopo i focolai di peste suina che nei giorni scorsi hanno colpito sei allevamenti del territorio. A darne notizia è oggi il quotidiano «La Provincia Pavese».
Le indicazioni sono contenute nella Gazzetta ufficiale europea. E’ prevista anche una «zona infetta», che si riferisce ai Comuni che si trovano in un raggio di 3 km. ("zona di protezione") e 10 km. ("zona di sorveglianza") dal luogo dei focolai, riscontrati in allevamenti di Tromello, Gambolò, Mortara, Santa Cristina, Marzano e Torrevecchia Pia. Nella «zona infette» le regole devono essere seguite sia dagli allevatori sia da chi transita per una semplice escursione o per chi organizza eventi all’aperto. I mezzi privati vanno lasciati solo in aree adibite a parcheggio o in prossimità delle strade asfaltate. Nelle «zone di restrizione II e III» i suini potranno essere destinati solo a macelli indicati.
La Procura di Pavia indaga, insieme ai Nas di Cremona, sulla nuova epidemia di peste suina che sta interessando gli allevamenti del territorio pavese. Nelle ultime due settimane l'individuazione di sei focolai in altrettanti allevamenti della provincia ha comportato l’abbattimento di circa 34mila maiali. La perdita stimata per le aziende coinvolte sfiora gli 8 milioni e mezzo di euro.
Inizialmente si era pensato che il contagio fosse stato provocato dal rinvenimento di carcasse di cinghiali morti. Ma negli ultimi giorni sembra prevalere l’ipotesi che la diffusione del virus sia stata provocata da un’applicazione non rigorosa delle norme di biosicurezza. La Procura e i Nas hanno disposto la realizzazione di uno studio epidemiologico che dovrà chiarire le cause della nuova ondata di peste suina, a distanza di un anno dalla precedente.
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