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Le «pagelle» di Camera e Senato

Presenze in Aula: promossi i nostri parlamentari

Presenze in Aula: promossi i nostri parlamentari

di Monica Tiezzi

23 Agosto 2024, 03:01

La più assidua nell'emiciclo della Camera è la fidentina Gaetana Russo (FdI), che ha mancato solo l'1,7% delle votazioni. Ma tutta la pattuglia dei quattro parlamentari nostrani a Roma ha una media di percentuale di presenza (o in aula per il voto, o in missione istituzionale) di quasi il 93%.

Con la pausa estiva ormai agli sgoccioli, Camera e Senato hanno pubblicato nei giorni scorsi le «pagelle» delle presenze dei parlamentari della XIX legislatura, dal 13 ottobre 2022 a fine luglio 2024. Una classifica che, prendendo in considerazione le votazioni eseguite in aula negli ultimi due anni (5098 al Senato e 8777 alla Camera) e le missioni autorizzate fuori dall'aula, valuta la costanza dei parlamentari negli impegni istituzionali.

Fra i nostri parlamentari Gaetana Russo totalizza il 98,48% di presenze: il 98,28% in aula per il voto e lo 0,19% in missioni: nel suo caso (visto che fa parte della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni) «in un'occasione al polo logistico marittimo di Civitavecchia e in un'altra al polo manutenzione dell'alta velocità ferroviaria a Pietrarsa, nel napoletano», spiega. Fiera del risultato? «Siamo lì per lavorare, ho fatto il mio dovere. Ho l'esempio di Giorgia Meloni, che ha già fatto 200 viaggi all'estero, e alle spalle l'esperienza di militanza nella destra in Emilia Romagna, che ti forgia ad essere due volte più veloce e capace» dice. E all'obiezione di alcuni colleghi, che giustificano con l'impegno sul territorio i maggiori tassi di assenteismo, ribatte: «I lavori in commissione e in aula vanno da martedì a giovedì. C'è tempo anche per il territorio».

Un parere solo parzialmente condiviso dalla parmigiana Laura Cavandoli (Lega), che insiste sull'importanza «di un lavoro che non è solo voto e dibattito in aula, ma che richiede approfondimenti con associazioni e portatori di interessi». Con un nutrito portafoglio di impegni (Commissione finanze, capogruppo della Giunta per le autorizzazioni a procedere, presidenza del Consiglio di giurisdizione, Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, tesoriere del gruppo Lega alla Camera e consigliera comunale a Parma), Cavandoli spende quasi il 16% delle sue presenze in varie missioni (1376) e totalizza 79,5% di presenze alle votazioni in aula.

«Credo che un 10-15% di assenze sia fisiologico e tollerabile - dice - Va inoltre considerato che le missioni abbassano il quorum nelle votazioni perché il parlamentare viene considerato assente “a metà”. Tutto considerato credo di aver fatto abbastanza in questi due anni».

«A volte sono in calendario anche cento votazioni al giorno. Basta mancare per pochi minuti, perché magari c'è un appuntamento importante in ufficio alla Camera, per perderne qualcuna. Ma non credo che questo si possa considerare assenteismo», aggiunge Fabio Pietrella (Fratelli d'Italia), imprenditore di origine sarda trapiantato da anni a Parma, con all'attivo oltre 89% di presenze totali, fra cui oltre il 7% di missioni. Che, sembra di capire, per lui sono confronti molto stimolanti: «Faccio parte delle commissioni di Vigilanza su Cassa depositi e prestiti, Attività produttive, commercio e turismo, Politiche dell'Ue, e sono nell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Quattro volte l'anno ci riuniamo a Strasburgo, l'8 e 9 settembre sarò ad Edimburgo per la commissione cultura e scienza per un summit sull'intelligenza artificiale e dal 23 al 27 ottobre a Tbilisi, in Georgia, come osservatore Ue per le elezioni», dice.

«Si può sempre fare meglio, ma al momento sono una delle più presenti al Senato» rivendica Silvia Fregolent (Azione-Italia Viva-RenewEurope), torinese eletta nel Collegio di Parma. Membro delle commissioni permanenti agricoltura e ambiente e delle commissioni speciali su ecoreati e questioni regionali, Fregolent ha partecipato a 4.236 votazioni in aula e a 248 missioni. La prossima sarà ad Ecomondo a Rimini, dal 5 all'8 novembre.

Cosa pensa di colleghi scandalosamente assenti dal Parlamento, o delle riprese di emicicli semivuoti? «Nella discussione generale non è infrequente che molti scranni siano vuoti perché di solito partecipa soprattutto chi ha seguito il provvedimento in commissione. Ma al voto l'aula si riempie - risponde - Quanto ai casi di chi, senza giustificazioni, non mette quasi mai piede in aula, sono rari. Puntare su di loro i riflettori rischia di svilire le istituzioni».

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