×
×
☰ MENU

IL CONTAGIO

West Nile, due nuovi ammalati in provincia. E in città allerta per un caso sospetto di Dengue

West Nile, due nuovi ammalati in provincia. E in città allerta per un caso sospetto di Dengue

di Pierluigi Dallapina

27 Agosto 2024, 03:01

La conferma è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri da parte dell'Azienda Usl: salgono a sei i casi di West Nile nel Parmense, registrati da metà luglio ad oggi. A Parma invece, nel quartiere San Leonardo, cresce l'allerta per un sospetto di Dengue. E mentre il virus avanzano, sullo sfondo resta la polemica politica: nei giorni scorsi Emiliano Occhi, consigliere regionale della Lega, aveva puntato il dito contro Regione e Comune, accusandoli di non aver preso le misure adeguate per contrastare la diffusione del West Nile, che a Parma è legato alla morte di due ottantenni.

Gli enti interessati non entrano in polemica e si limitano a ricordare che le misure di sorveglianza e controllo delle arbovirosi (cioè delle malattie causate dai virus trasmessi da insetti, zecche, ragni e acari) sono già scattate per tempo e che i casi di contagio non colgono impreparate le istituzioni chiamate a contrastare il diffondersi dei virus.

Cresce l'allerta

Per quanto riguarda il virus West Nile, i due nuovi ammalati sono uomini, uno ha 55 anni e l'altro ne ha 70, ed entrambi abitano in due comuni della provincia. Per evitare allarmismi tra la popolazione, l'Ausl non rende noto il luogo di residenza delle persone infette limitandosi, nei suoi aggiornamenti sull'andamento del contagio, a indicare se i nuovi casi sono stati scoperti in città o nel territorio provinciale. A tal proposito, l'Azienda Usl ricorda che il virus West Nile non è trasmissibile e per questo non sono previste operazioni di disinfestazione nell'area di residenza delle persone infette, come invece accade per i casi di Dengue o di altri virus trasmissibili.

Ma l'allerta sui virus «trasportati» dalle zanzare non finisce qui, perché sempre nel pomeriggio si è diffusa la notizia di un caso sospetto di Dengue in città, in via Gobetti. Se la positività dovesse essere confermata dalle analisi, il Comune emetterà un'ordinanza e farà scattare la disinfestazione contro le larve e contro le zanzare adulte. Le operazioni di «bonifica» verranno condotte per tre giorni consecutivi e interesseranno un raggio di cento metri dall'abitazione della persona infetta.

Prevenzione e polemiche

È stato fatto abbastanza per contrastare il diffondersi del virus West Nile? Perché la Regione non ha incluso subito Parma - insieme a Reggio Emilia, Bologna e Modena - nelle zone di allerta massima? Queste sono alcune delle domande polemiche sollevate nei giorni scorsi dal consigliere regionale della Lega, Emiliano Occhi.
La Regione, che il 12 agosto non aveva inserito Parma tra le zone più colpite dal West Nile, parla attraverso gli atti ufficiali e ricorda che il 20 agosto, visto il diffondersi del virus in Emilia Romagna, ha inviato una circolare a tutte le Ausl della regione e a tutti i Comuni (quindi anche a quello di Parma) per innalzare il livello di contrasto del virus.

Come? Ad esempio prevedendo (da parte dei Comuni) trattamenti adulticidi contro le zanzare nei luoghi dove si concentrano le persone più fragili, come strutture socio-assistenziali e ospedali dotati di spazi verdi, sia pubblici che privati. Dato che il virus West Nile è «trasportato» dalla zanzara Culex (e non dalla zanzara tigre), viene sconsigliato il trattamento adulticida nelle scuole: queste zanzare sarebbero presenti di sera, quando non ci sono gli alunni, in più le sostanze utilizzate potrebbero provocare manifestazioni allergiche o asmatiche.

Il piano del Comune

Il Comune (settore Ambiente) ricorda che già prima del 3 luglio, da quando cioè la Regione aveva innalzato il livello di allerta sul virus West Nile, è operativo il piano di controllo e contrasto della zanzara tigre. Piano che è valido anche contro la zanzara Culex, vettore del virus West Nile. Nel concreto, è attivo il monitoraggio del livello di infestazione attraverso la rete di ovitrappole, ma soprattutto sono previsti sei cicli di trattamenti larvicidi nelle 40.000 caditoie comunali e in quelle delle scuole e degli edifici a gestione comunale nel periodo che va da aprile a settembre. Per la prima volta, ricordano sempre dal Comune, quest'anno sono state distribuite gratuitamente 600 confezioni di prodotti larvicidi ai cittadini e sono state installate 40 bat box (casette per i pipistrelli, ghiotti di zanzare) nei principali parchi pubblici. Inoltre, da inizio luglio vige l'obbligo, per chi organizza manifestazioni serali all'aperto, di «bonificare» preventivamente l'area della festa con disinfestazioni contro le zanzare adulte.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI