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«Hanno il mio grazie ma il mio grazie grande. Organizzeremo presto qualcosa» sorride la voce di Paola Pellinghelli. Da quando ieri mattina è comparso il suo appello sulla Gazzetta, sia in redazione sia sul suo telefono sono arrivate tante risposte: da chi offriva furgone e diverse paia di braccia «aziendali» a chi - 80enne - assicurava che anche lei sarebbe stata lì, a ripulire il bosco di Tommy in strada del Traglione. Lì dove i rifiuti abbandonati hanno nuovamente e vergognosamente lambito il cippo che ricorda l'ultimo tappa del bimbo rapito e ucciso nel marzo 2006.
Pure il Comune ha risposto e la risposta è stata anche immediatamente operativa: l'area è stata ripulita ieri ma soprattutto il sindaco Michele Guerra ha promesso interventi di prevenzione e di presa in cura. «Nelle prossime ore sarà installata attraverso Iren una videotrappola, con la quale speriamo di creare un deterrente agli abbandoni di rifiuti» spiega Guerra. Non solo: «Presto faremo anche un sopralluogo con Paola Pellinghelli per capire insieme quali precauzioni ulteriori possano esserci per preservare lo spazio dedicato alla memoria di Tommaso. Ho voluto chiamare la mamma anche per esprimerle la vicinanza mia e della città. Che quel luogo sia stato di nuovo deturpato colpisce tutti. Anch'io, come tanti, ricordo nitidamente quei giorni...».
Se li ricorda bene anche Fayssal El Mefeddel, conosciuto da tanti come Fabio, «gommaio» allo Spip e il primo a farsi avanti. «Sono in Italia da 26 anni e l’ho seguita, quella brutta storia – racconta al telefono -. Conosco anche la mamma e anche qualche giorno fa, arrivando da Sorbolo per andare a San Prospero, mi sono fermato lì, dove tanti hanno lasciato i giochi». I rifiuti non li aveva notati: restando davanti alla prima targa che ricorda Tommy, il fitto del bosco riesce a celare lo scempio. «Ma adesso che lo so, insomma: tre uomini e un furgone ci siamo. Carichiamo e diamo una pulita. Se altre persone si sono proposte, ci organizzeremo, altrimenti siamo disponibili ad aiutare Paola anche da soli». Si sono fatte avanti persone giovani e persone anziane, conosciute e sconosciute, e anche l'associazione Tommy nel Cuore è pronta a rimettersi in moto. «Ben vengano, sono tutti i benvenuti. E hanno il mio grandissimo grazie» commentava Paola Pellinghelli nel primo pomeriggio, prima di ricevere la chiamata dal Municipio.
Della grande, urgente pulizia non ci sarà a questo punto più bisogno. Ma oltre la pulizia c'è sempre la possibilità di contribuire a far sì che quel luogo non sia solo per pochi ma di una comunità intera.
Resta il tema diffuso dell'inciviltà: «È una delle piaghe delle città moderne, con qualcuno che si pone fuori dall'idea del bene comune e costringe le Amministrazioni a ripulire spazi in cui abbonda questa maleducazione infinita - commenta Guerra -. E tra l'altro costringendo a utilizzare soldi pubblici. È qualcosa che fa veramente rabbia».
Chiara Cacciani
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