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Lutto

Addio a Mantovi, lattaio doc dal «cuore generoso»

Addio a Mantovi, lattaio doc dal «cuore generoso»

di Antonio Bertoncini

30 Agosto 2024, 03:01

Si è spento nei giorni scorsi, a 96 anni, Uldarico Mantovi, storico dirigente e per molti anni collaboratore volontario di Confesercenti Parma. Mantovi lascia la figlia Patrizia e il genero Fausto. La sua lunga avventura in Confesercenti ebbe inizio nel 1973 come socio fondatore. Fu poi consigliere della Fiepet (Federazione italiana esercenti pubblici e turistici) in rappresentanza di bar e latterie.

Proprio con le latterie ebbe inizio la sua attività di piccolo imprenditore nel settore commerciale: infatti, insieme alla moglie Giovanna Aimi, gestì per trent’anni il bar latteria in via Mascagni. Negli anni Settanta partecipò al progetto Parmalat, per contrastare l’allora monopolio della Centrale del latte in città. Chiusa la latteria per raggiunti limiti di età, si dedicò alla vita associativa di Confesercenti, da sempre punto di riferimento per la sua attività commerciale. La presidente di Confesercenti Francesca Chittolini e il direttore Antonio Vinci, insieme a dipendenti e collaboratori dell’associazione lo ricordano con una nota: «Confesercenti Parma, nella persona della sua presidente, del direttore e di tutti i dipendenti e collaboratori, desidera ricordare Uldarico Mantovi, stringendosi in un abbraccio sentito alla figlia Patrizia e al genero Fausto. Uldarico Mantovi è stato un uomo dinamico e altruista, tra i primi nel creare occasioni di collaborazione e cambiamento, attivo e propositivo anche dal punto di vista sociale oltre che personale». Viene ripercorsa la sua strada professionale: «È stato tra i primi soci fondatori di Confesercenti a Parma nel 1973, poi anche membro del consiglio Fiepet, Federazione italiana esercenti pubblici e turistici - si può leggere -, in rappresentanza di bar e latterie, capendo e sostenendo da sempre la necessità di associarsi e sostenersi tra piccole e medie imprese. Dagli anni '70, con altri lattai e baristi parmigiani partecipò al progetto di costituzione della Parmalat, sfidando l’allora monopolio della Centrale del Latte. Per circa 30 anni, ha gestito un bar latteria in via Pietro Mascagni con l’amata moglie Giovanna Aimi e, una volta chiusa l’attività, per diciotto anni si è dedicato al volontariato al Patronato Itaco (oggi Epasa-Itaco). Chiunque abbia avuto l’occasione di conoscerlo e di lavorare con lui serberà per sempre il ricordo di una persona gentile, profondamente buona, sempre premurosa e generosa, un uomo ironico e pronto alla battuta. Un professionista capace di ascoltare e risolvere, attento e aperto alla relazione con chi gli stava accanto, capace di accudire con piccoli gesti quotidiani».

E a questi piccoli gesti quotidiani fa riferimento anche Odetta Mutti, vicedirettrice di Confesercenti Servizi, che ha avuto modo di conoscerlo e di collaborare con lui nella sua attività di volontario: «Uldarico Mantovi – ricorda Mutti – è stato in gamba fino alla tarda età. A 90 anni suonati frequentava ancora il nostro patronato in strada La Spezia e ne curava l’archivio. Era il suo modo di sentirsi utile e di manifestare l’attaccamento a Confesercenti, che era la sua seconda casa. Era gradevole, spiritoso, ma mai volgare, profondamente rispettoso: portava la mimosa per la Festa della Donna, le scarpette per Sant’Ilario, e festeggiava i compleanni con un cabaret di paste per tutti. Insomma, una persona speciale che ha dato davvero tanto a Confesercenti Parma».

Antonio Bertoncini

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