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Fidenza, il caso autovelox: botta e risposta fra Aiello e il sindaco

Fidenza, il caso autovelox: botta e risposta fra Aiello e il sindaco

08 Settembre 2024, 03:01

Botta e risposta sugli autovelox tra il consigliere di Fratelli d’Italia Daniele Aiello e il sindaco Davide Malvisi.

Aiello è intervenuto sull'«installazione di nuove postazioni fisse: si utilizzi il buonsenso»: «È necessaria una rivisitazione delle postazioni attuali, per individuare quelle più utili, ai soli fini di garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini e non altre nuove postazioni con l’unico obiettivo di fare cassa, come avvenuto negli ultimi anni, ad esempio, con la postazione fissa di via Monsignor Davighi (via Emilia), con limite di 50 km/h - scrive in un comunicato Aiello -. In occasione dell’ultimo consiglio comunale di luglio, ho fatto presente che sarebbe stato necessario un dibattito in consiglio per discutere sulla necessità ai fini di sicurezza di alcune postazioni fisse e la successiva rimozione, di alcune, in particolare dell’autovelox di via Monsignor Davighi, specialmente dopo la realizzazione in quel tratto di strada, di due dossi (anch’ essi discutibili), per eventualmente installarne altre dove si verifica un’effettiva necessità ai fini di sicurezza (ad esempio in prossimità delle scuole e in strade dove gli stessi residenti hanno segnalato diverse situazioni di pericolo) e solo se non sono possibili soluzioni alternative (dossi, rallentatori semafori e altro), ma l’amministrazione ha preferito procedere con nuove installazioni, senza nessun confronto sul tema. Se può risultare necessario una postazione velox in funzione solo con la presenza della pattuglia in via Togliatti, qualche perplessità desta il controllo T red che l’amministrazione intende attivare al semaforo tra via Mazzini e il tunnel di via Marconi (il voltone), pur se condivisibile per la necessità di limitare il più possibile infrazioni gravi e possibili incidenti, occorre che la taratura consentita sia massima. Sarebbe inoltre necessaria l’installazione di un conta secondi semaforico per evitare il più possibile il rischio di sanzioni. Il principio deve sempre essere quello di garantire la sicurezza stradale, non quella delle casse comunali».

E subito arriva la risposta del sindaco Malvisi: «Nel corso del consiglio comunale, il consigliere Aiello è intervenuto per rimarcare come fosse il caso di valutare con attenzione se lasciare in loco i cinque autovelox esistenti o se ci fossero altre emergenze dal punto di vista della sicurezza, come in via Togliatti. Poi stigmatizza l’assenza di confronto sul tema, quando è evidente che il confronto c’è stato ed è stato recepito anche il suo suggerimento. Quello che è avvenuto in questi giorni infatti è che abbiamo spostato l’autovelox di strada Granella e l’abbiamo riposizionato in via Togliatti. Proprio come richiesto dal consigliere Aiello e proprio come hanno richiesto molti cittadini che abitano nella zona. Non si tratta dunque di una nuova installazione ma del riposizionamento di una telecamera esistente. Il velox per il momento non entrerà in funzione ma si limiterà ad effettuare rilevazioni per acquisire dati utili a capire quali siano i comportamenti adottati dagli automobilisti».

«La logica è quella - ha aggiunto il sindaco - di intervenire là dove esiste un problema di sicurezza, quindi ben venga la sollecitazione del consigliere che nel suo intervento citava anche strade e situazioni di pericolo rispetto alle quali non escludiamo di intervenire in un prossimo futuro. Ma perché un appello a usare il buonsenso? Non si capisce. Piuttosto un richiamo al buonsenso voglio farlo io rispetto al tema della telecamera da posizionare sui semafori che regolano l’accesso al sottopasso di via Marconi. Considerato che il tunnel si percorre a senso unico alternato, è sotto gli occhi di tutti che qualche furbetto si avventuri nonostante il rosso, contando su qualche secondo di latenza prima che scatti il verde dalla direzione opposta. Si tratta di un gioco pericoloso rispetto al quale non c’è alcuna tolleranza. L’amministrazione non ha il compito di "evitare il più possibile il rischio di sanzioni", come dice Aiello. Noi abbiamo il compito di tutelare la sicurezza dei cittadini e il rispetto del codice della strada. Non c’è alcuna "strizzatina d’occhio" verso chi non rispetta le regole della strada ed è un messaggio sbagliato quello che la politica manda quando cerca di cavalcare la rabbia di chi ha preso una sanzione e pensa di poter essere nel giusto. Se vogliamo evitare gli incidenti dobbiamo partire dal concetto che le sanzioni arrivano quando si sbaglia».

r.c.

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