Serie A
Certo, non è «il» derby ma è un derby, a cavallo della via Emilia. Bologna-Parma arriva in un momento delicato per i crociati, reduci dalla sconfitta interna con il Cagliari e soprattutto in difficoltà per le assenze causate da infortuni anche pesanti. Nonostante tutto Fabio Pecchia porta al Dall'Ara 24 giocatori dopo una settimana di lavoro senza particolari inghippi, come ha confermato il tecnico crociato ieri in conferenza stampa.
Dunque 24 giocatori abili e arruolati. E con qualche possibilità di scelta, in ogni reparto. Così i ballottaggi Osario-Delprato in difesa, Keita-Sohm a centrocampo e Cancellieri-Mihaila in attacco verranno sciolti solo oggi, intorno alle 14, quando verranno consegnate le fpormazioni ufficiali. E chissà che Pecchia non possa sorprenderci ancora di più lanciando nella mischia il giovane Leoni in difesa o confermando Hainaut a centrocampo. Perché l'ormai consolidato detto «tutti dentro» sembra valere anche in questa stagione, nonostante la categoria sia diversa.
Sarebbe invece un peccato che il Parma avesse perso quella «leggerezza» che era diventata un manifesto dopo le belle prestazioni delle prime giornate di questa stagione contro tre big del campionato come Fiorentina, Milan e Napoli. Prestazioni ma soprattutto risultati non confermati contro le avversarie dirette per la salvezza (un punto tra Udinese, Lecce e Cagliari). Un calo, almeno di risultati, che inevitabilmente può generare qualche tensione in giovani praticamente tutti o quasi al debutto in serie A.
In ogni caso il Parma, soprattutto nella sfida persa al Tardini con il Cagliari, ha perso soprattutto quella brillantezza e quella velocità d'esecuzione che avevano caratterizzato le prime gare. Oggi brillantezza, velocità, compattezza e decisione serviranno e non poco anche perché il Bologna, con il suo 4-3-3, sfrutta molto le fascie e non è fuori luogi pensare che la sfida potrebbe essere decisa proprio dagli esterni. Da una parte Iling-Junior e Odgaard e dall'altra Man e Cancellieri (o Mihaila o Almqvist) potrebbero essere la chiave per scardinare le difese avversarie. Va detto che Italiano praticamente ha due squadre e mezzo a disposizione, sulle fasce gioca anche gente come Orsolini, Karlsson, Ndoye e Dominguez. Ma per entrambi i tecnici gli esterni diventano decisivi. Il Bologna cerca la prima vittoria interna in stagione, il Parma non vuole tornare da Bologna a mani vuote: le premesse per una bella gara ci sono tutte.
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