Lutto
La vita di Primo Francesco Plodari si è incentrata su valori solidi e tradizionali come l’attaccamento al lavoro, agli affetti familiari e alla fede. Settantanove anni, di cui 36 vissuti a Gainago di Torrile, era originario della provincia bresciana: è scomparso nei giorni scorsi, a seguito di un problema di salute che se l’è portato via, nell’arco di pochi giorni.
Plodari era molto stimato e conosciuto nella zona e, soprattutto nell’ambiente degli allevatori: era un autentico esperto del settore. Ha ricoperto a lungo il ruolo di capo stalla nella società agricola Valserena di Gainago, di proprietà dei marchesi Serra. Da tempo era in pensione, ma ancora abitava con la famiglia, nel complesso aziendale, vicino alle sue amate bovine di razza bruna. Chi lo conosceva bene dice che gli bastava osservarne lo sguardo, per capire se avevano un problema.
Negli anni era riuscito, grazie a un’accurata alimentazione, a portare ad altissimo livello l’allevamento di cui si occupava, che è arrivato ad esprimere bovine pluripremiate alle varie mostre di razza.
Plodari era sposato con Francesca Francesconi, con cui il prossimo agosto avrebbe festeggiato 45 anni di matrimonio. La coppia ha quattro figli: Mario, Giulia, Marianna e Davide.
«Mio padre – afferma Marianna – era una persona sincera, determinata e molto socievole. Accoglieva tutti nella sua casa e nella sua famiglia. A noi figli ha sempre insegnato l’importanza di valori come la buona educazione. Lavorava tanto e non ci ha mai fatto mancare nulla. Ci ascoltava e comprendeva se avevamo bisogno. Gli piaceva tanto leggere libri, giornali e in particolare la Gazzetta».
Marianna aggiunge che il padre «amava gli animali ma soprattutto le mucche. Posso dire che ha sempre curato l’allevamento della Società agricola Valserena come se fosse suo. Il suo impegno andava ben oltre il lavoro».
«Mio marito – spiega Francesca Francesconi – era rimasto molto legato alla famiglia Serra e aveva risentito tanto della scomparsa, alcuni mesi fa, del dottor Giandomenico».
Quando la notizia della morte di Plodari si è diffusa tra amici e conoscenti, centinaia di persone hanno voluto fargli visita nella camera ardente allestita nella sua abitazione di Gainago, proprio nella stanza dove campeggiano i tanti premi vinti dalle bovine dell’allevamento che ha seguito.
Una folla commossa ha partecipato poi al suo funerale, accompagnato da canti e musica, che si è tenuto ieri nella chiesa di San Polo di Torrile, celebrato da monsignor Gianbattista Francesconi, fratello della moglie di Plodari.
La salma è stata poi tumulata nel cimitero di Gainago.
Nicoletta Fogolla
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