Serie A
«Che lavór da mat... Che gol... Pensi se lo avesse fatto Lautaro Martinez o Vlahovic o uno di quelli lì. Ne parlerebbero per un mese. Ma Bonny ce lo abbiamo noi...»: parole da Bar (non dello Sport ma quasi), quando ormai è trascorso un giorno dalla prodezza di Bonny. Roba da stropicciarsi gli occhi, per un gesto che contiene l'essenza del calcio, la poesia di uno sport. Si uniscono tecnica, rapidità d'esecuzione, scelta estrema, naturalezza dei movimenti. Insomma bravo Bonny che certo da sabato sarà ancora di più sotto i riflettori di una serie A che cerca nuovi talenti.
E da sabato anche Bonny entra in un club sempre più folto di giocatori dal gol di tacco facile. Beh, aprire questi cassetti della memoria dà una serenità e una piacevolezza uniche. Per primo naturalmente va ricordato Crespo. Ma quale dei quattro gol di tacco fatti in una stagione (1998-99)? Chiedere a Udinese, Bordeaux, Juventus e Fiorentina... A casa della Viola si parlava di Coppa Italia (poi vinta) ma a Torino.... Vabbè, troppa grazia.
Oppure il gol di Adriano al suo compaesano Dida (2003). Si dice (leggenda metropolitana o realtà?) che glielo avesse promesso: ti farò gol, ma di tacco. E Adriano mantenne la parola, quando ormai la partita volgeva al termine e le speranze erano poche.
E il primissimo colpo di tacco lo ricordate? Chi poteva averlo fatto se non Asprilla (1995)? Tino fece un movimento deciso e inaspettato. E fece gol. Oppure, parlando di grandi attaccanti, ricordate Amauri? Quasi dal dischetto del rigore, sotto la Nord, tacco e gol (2011). E ancora Paponi: i puristi del calcio si dividono tra «il colpo dello scorpione» (alla Higuita per intenderci) e il «colpo di tacco»: era il 2006, il Parma giocava a Messina e Paponi scaraventò in rete con un colpo di tacco una respinta corta del portiere che lo aveva superato. Scelte, ricordi.... Più ravvicinato quello di Man, a Bari in Coppa Italia (agosto 2023), bello e pulito, senza troppi fronzoli, deciso e voluto. Il club dunque inizia ad avere tanti iscritti.
Di certo il colpo di tacco forse più iconico considerando la stagione e il periodo, è stato quello di capitan Lucarelli (gennaio 2014), da calcio d'angolo, di tacco, con la palla che si infilò sotto l'incrocio dei pali del Torino. Il Tardini andò in visibilio, il capitano impazzì di gioia e al Torino non restò che applaudire il gesto di Lucarelli. Ripensandoci ne abbiamo visti di gran gol. Di reti che ti restano in testa a prescindere. E così sarà anche per quello di Bonny.
A proposito, tornando con i piedi per terra, l'attaccante francese è arrivato alla sua terza segnatura. Nella passata stagione finì con 5 reti, molte segnate nelle ultime giornate. Un altro segnale di maturità? Bon, da adesso meglio non pensarci. Magari soltanto sorridere un po', soddisfatti.
Sandro Piovani
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