TERREMOTO POLITICO
Varano Melegari Sarà un commissario prefettizio a traghettare il Comune di Varano Melegari sino alle prossime elezioni. Il consiglio di fatto è decaduto e il primo cittadino Giuseppe Restiani dovrà lasciare il proprio posto, almeno fino al voto.
Ieri mattina, sette consiglieri, quattro della ex maggioranza, confluiti in un gruppo indipendente, e tre dell’opposizione hanno rassegnato le dimissioni contemporaneamente e reso impossibili eventuali subentri. Di conseguenza è finito il secondo mandato di Restiani.
Il documento è stato presentato in Municipio dai consiglieri di «Dignità e trasparenza», Alessandro Saglia Codeluppi, Andrea Ferentino, Giulia Mora, Katiuscia Richard, e del gruppo «Varano Domani», Giovanni Bertocchi, Alessandro Sgobazzi e Luca Carrara. I sette consiglieri dimissionari, hanno «ritenuto che non sussistano le condizioni politico-amministrative per il proficuo proseguimento della consiliatura, al fine di determinare lo scioglimento del Consiglio attualmente in carica».
Le dimissioni, irrevocabili, sono maturate a seguito di un dibattito serrato avviato dalla mancata organizzazione di una festa privata a tema Bdsm (bondage, dominazione-sottomissione e sadomaso) da parte di una associazione di Bologna, che avrebbe dovuto svolgersi l’estate scorsa nel castello Pallavicino.
L’associazione era già stata al centro di polemiche, in paese, per un analogo evento svolto cinque anni fa, sempre all'interno del castello Pallavicino. Ci furono discussioni in riguardo in particolare agli atteggiamenti e all'abbigliamento delle persone che avevano raggiunto il paese.
Una serie di comunicazioni pubblicate sui social da parte dell’associazione interessata, che riguardano il sindaco Giuseppe Restiani e l’assessore Roberto Spaltini, hanno alimentato le tensioni all’interno del consiglio comunale, determinando una crisi di giunta. La gestione della vicenda e le relative comunicazioni che sono seguite sui social da parte dell’associazione bolognese, hanno spinto il gruppo di opposizione e cinque consiglieri di maggioranza, a presentare due interrogazioni distinte, a risposta scritta, indirizzate al sindaco, con la richiesta di chiarimenti per la realizzazione dell’evento e sulle affermazioni pubblicate dall’associazione nei confronti del primo cittadino Giuseppe Restiani e dell’assessore Roberto Spaltini.
I consiglieri dimissionari, avevano chiesto a Restiani se l’iniziativa era stata proposta dall’associazione bolognese oppure se richiesta dal sindaco dal mese di gennaio di quest’anno, lamentando la mancanza di trasparenza nella gestione della vicenda e ritardi da parte del sindaco nel fornire spiegazioni al Consiglio e ai cittadini.
Quesiti che hanno contribuito ad agitare ulteriormente le acque in Consiglio e ad allontanare le posizioni fra le parti. In una successiva lettera, rivolta ai varanesi, il sindaco Giuseppe Restiani aveva spiegato i motivi del mancato svolgimento della festa privata: «lo scorso luglio era in programma un evento organizzato dall’associazione Decadence di Bologna, poi cancellato per il mancato rispetto delle condizioni contrattuali poste dal gestore».
La verità, aveva scritto Restiani «è che fingendo sdegno al pensiero di una riedizione di un evento già tenutosi in paese, tra l’altro senza alcuna conseguenza, simulando amarezza per la presunta mancata comunicazione dell’evento all’interno della maggioranza, la parte politica prima unita alla mia maggioranza ed ora costituitasi in un gruppo indipendente cerca soltanto un modo per porre fine alla legislatura».
Valentino Straser
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