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PARCO DUCALE

Il laghetto? Verrà svuotato e ripulito per tornare all'antico splendore

Il laghetto? Verrà svuotato e ripulito per tornare all'antico splendore

di Luca Molinari

04 Novembre 2024, 03:01

Ammontano a due milioni di euro i lavori previsti per riqualificare il laghetto (la peschiera) del Parco Ducale e farla tornare al suo antico splendore.

La giunta comunale ha da poco approvato il progetto di fattibilità dell'intervento che prevede, tra le altre cose, di svuotare completamente il laghetto dall'acqua per ripulire i fanghi e impermeabilizzarlo. Non solo. Come si legge nella relativa delibera, è in programma «la ricostituzione di una comunità vegetale e animale in salute» per rendere le acque meno torbide e «ridurre per quanto possibile, gli interventi antropici di manutenzione».

In sostanza, tartarughe e pesci che ora vivono nella peschiera saranno trasferiti altrove per far spazio a nuove specie autoctone.

Stando al cronoprogramma allegato alla delibera, i primi lavori riguarderanno le funzionalità idrauliche e gli scarichi della peschiera. Seguirà quindi la riqualificazione strutturale vera e propria che prevede una nuova impermeabilizzazione e la bonifica dai fanghi che si sono depositati sul fondo del laghetto nel corso del tempo.

Sono poi previste: «l'idropulizia delle superfici interne, la riparazione del fondo, il ripristino e impermeabilizzazione della sponda interna, dei gabbioni e del cordolo in muratura» si legge.

Quanto alle opere di tipo ambientale, sono divise in tre macro categorie: «impianto di alghe ossigenanti ed ombreggianti; popolamento con specie ittiche autoctone; inserimento di opere ambientali di supporto alla nuova biocenosi».

In particolare, le spese per svuotare il lago ammontano a trentamila euro, altri sedicimila euro sono destinati alla «cattura, sterilizzazione e conferimento in un luogo autorizzato delle testuggini alloctone (le tartarughe presenti nel laghetto)», oltre cinquemila euro per il trasferimento della fauna ittica (i pesci) che si andranno a sommare agli oltre diciottomila euro per l'acquisto di fauna ittica autoctona da sostituire alla precedente.

La fontana del Trianon

Sono invece iniziati nei mesi scorsi i restauri della fontana del Trianon, «a secco» ormai dal 1999.

Il progetto, predisposto nell'ultima fase del secondo mandato Pizzarotti, prevede il restauro e il ripristino della funzionalità della storica fontana e la riqualificazione dell'isolotto circostante, con un importo complessivo di 600mila euro. I lavori sono in carico a Sgc (Sistemi geo costruttivi).

L’intervento di restauro include la rimozione di depositi superficiali e di malta cementizia deteriorata, l'eliminazione delle vecchie tubature in ferro, la ricollocazione delle pietre staccate, la sostituzione dei ganci metallici con nuovi elementi in acciaio inossidabile, e infine opere di consolidamento strutturale e stuccatura delle superfici. Inoltre è prevista l'installazione di un circuito chiuso per evitare sprechi idrici, con una vasca di accumulo interrata. In programma anche l'installazione di un sistema di illuminazione per mettere in risalto il monumento.

La fontana del Trianon (1712-1719) era stata realizzata in origine per il giardino della Reggia di Colorno da Giuliano Mozzani, statuario e architetto, e da Jean Baillieul , ingegnere idraulico francese, mentre la costruzione della peschiera risale invece al 1690.

Luca Molinari

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