×
×
☰ MENU

Calcio dilettanti

Fidentina-Salso, sfida tra Nocciolini e Apolloni

Fidentina-Salso, sfida tra Nocciolini e Apolloni

di Biagio Bianculli

15 Novembre 2024, 03:01

Ormai è una diventata una classica delle sfide parmensi. Da quel 13 maggio 2018 quando il Salsomaggiore con una vittoria ai tempi supplementari ai play-out si impose con la rete decisiva di Mbengue al Ballotta e condannò la Fidentina alla retrocessione in Promozione. Fu l’unico successo dei termali in terra fidentina. Due stagioni dopo le due formazioni si sarebbero ritrovate nel torneo cadetto regionale dandosi battaglia per ritornare in Eccellenza: la Fidentina promossa da prima e il Salsomaggiore ripescata come seconda nel 2020. L’ultimo confronto al Ballotta fu decisivo per i granata all’Epifania: era sotto 0-1 a fine primo tempo in favore dei salsesi, un grande Pasaro con la tripletta diede il via alla rimonta dalla retrocessione diretta ai play-out vinti a Montecchio. Domani invece sarà un derby con vista play-off.

r.sp.


Nocciolini: «Apolloni? Gli devo tutto. Che gioia la tripletta a Pordenone»
«Mi ha detto che domani ne metterà tre a marcarmi»

E’ stato il colpo di mercato della Fidentina nello scorso luglio. Per motivi lavorativi e familiari ha deciso di continuare a giocare vicino a Parma. Così l’attaccante Manuel Nocciolini, 35 anni compiuti lo scorso 18 maggio, dopo l’esperienza di Grosseto ha scelto per la prima volta in carriera di scendere in Eccellenza. Il centravanti di Piombino spiega: «Ho sofferto tanto la lontananza dalla famiglia. Avevo diverse richieste e la Fidentina è davvero una grande famiglia. I ragazzi che sono lì sono degli eroi perché non è facile lavorare dalle 5 al tardo pomeriggio e poi allenarsi alle 18».

Dopo 8 anni ritroverà Apolloni da avversario. La partita più significativa è sicuramente quella di Pordenone dove con una tripletta ha permesso di ribaltare il 2-0 iniziale dei friulani. Che ricordo ha di quella gara e del mister in quei tre mesi parmigiani?

«Io ad Apolloni devo tutto. Ero un giocatore sconosciuto per la categoria. Venivo dalla serie D con il Forlì. Ho avuto la fortuna di firmare con il Parma e iniziato il percorso da titolare. Non c’entravo niente all’epoca al Parma. A Pordenone eravamo sotto 2-0 e penso che era una delle gare più importanti di quell’anno segnando la tripletta che valse il successo. Siamo stati bravi con alti e bassi a raggiungere l’obiettivo della B».

La prima e unica volta che ha incrociato Apolloni da avversario fu con la maglia del Forlì. Furono decisivi i suoi 25 gol per il passaggio al Parma?

«Assolutamente sì. Era il primo anno che realizzavo tanti gol. Al primo incontro avuto a Forlì con Minotti e Galassi mi dissero che non avrei fatto l’annata da titolare perché avrei fatto la quarta o la quinta punta. Sono stato bravo a ritagliarmi lo spazio nella squadra».

A Parma si è guadagnato l’appellativo di “Barbabomber”. Le fa piacere?

«Certo. Mi ha aiutato anche nel proseguo della carriera. Era il mio punto forte. Mi ha sempre aiutato a rimanere nel giro e nella conoscenza perché tuttora qui a Parma mi fermano e mi chiamano “grande Barbabomber”. È un segno distintivo della mia persona».

E’ fermo dalla settima di campionato. Vorrebbe sbloccarsi nel derby?

«Sicuramente segnare nel derby sarebbe bello. Però conta il gruppo e la famiglia che si è creata. Se scendo in campo è per aiutare la società e migliorare le cose. Mi manca segnare, ma non certo in maniera assidua».

Un messaggio finale per mister Apolloni.

«Un mesetto fa quando ci siamo visti durante una gara del Parma mi ha detto che me ne metteva tre a marcarmi, ma non so se gli conviene. E’ una persona brava e importante che mi ha aiutato tanto nella mia carriera».


Apolloni: «Manuel ha grandi doti. Ed è un bravissimo ragazzo»
«Spero ci sia spettacolo fra squadre che vogliono vincere»

Dal 13 febbraio è il tecnico del Salsomaggiore. Ha preso la squadra in corsa e l'ha condotta alla salvezza. In questa prima parte di stagione è nelle parti alti della classifica, frutto di un grande avvio. Nel derby di domani il tecnico Gigi Apolloni con il suo Salsomaggiore affronterà la Fidentina di Nocciolini e la prima domanda va inevitabilmente al successo di Pordenone del settembre 2016. «Ritrovo un ragazzo straordinario e di una caratura tecnica importante. Un bravissimo ragazzo nel comportamento e mi fa piacere incontrarlo. In quella gara eravamo in svantaggio e siamo andati a vincere attraverso il suo atteggiamento trascinandoci con i suoi gol al successo. Si è messo sempre a disposizione e in diverse gare gli ho fatto fare il quinto nel 3-5-2 e si adattava alle esigenze tattiche che l’allenatore richiedeva».

La prima e unica volta che vi siete incrociati da avversari fu l’anno prima in D. Furono decisivi i suoi 25 gol con la maglia del Forlì per l’approdo al Parma?

«Sicuramente. Galassi e Minotti sono originari di quelle zone e hanno visto in lui potenzialità enormi. Era già un predestinato. Lui aveva compiuto un percorso importante avendo militato nelle giovanili della Fiorentina. Purtroppo non sono riuscito ad allenarlo completamente per via dell’esonero e non riuscendo a dare continuità al lavoro iniziato».

Il derby può essere la sfida tra i due principali capocannonieri Fanti e Nocciolini?

«Spero nello spettacolo e nel gioco tra due squadre che vogliono vincere il derby. E’ la cosa più importante. Ognuno di noi tira l’acqua al suo mulino. Si spera che in questa sfida possa essere la qualità di questi due attaccanti entrambi importanti per il Salsomaggiore e la Fidentina».

E’ arrivato al Salso a febbraio per condurlo alla salvezza e ora vi ritrovate in alta classifica. Cos'è cambiato?

«Mi aspettavo un miglioramento che c’è stato. Non siamo una squadra potenzialmente come il Nibbiano, Borgo San Donnino, Vianese e Correggese. Siamo partiti per salvarci e con ottime prestazione siamo proiettati per il vertice. Le gare non sempre si mettono come vogliamo. Vogliamo migliorarci sia tecnicamente che tatticamente».

Avete vinto tutte le prime 4 gare. Poi solo pareggi e sconfitte. Da cosa è dipeso secondo lei?

«Magari ci manca la determinazione per raggiungere il risultato pieno. L’obiettivo è salvarsi, abbiamo limiti che cerchiamo di colmare attraverso impegno e qualità morali che hanno i ragazzi».

Un messaggio finale per Nocciolini.

«Nessun messaggio in particolare. E’ un ragazzo che conosco. Con il Parma Legends ci incontriamo sempre e lo saluterò volentieri».

Biagio Bianculli

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI