TORRILE
Sabato pomeriggio sull’argine di Gainago, l’elettrauto torrilese Luigi Di Puorto è diventato - suo malgrado - protagonista di una storia «al cardiopalma».
Attorno alle 16, mentre percorreva la strada che costeggia il Naviglio, si è trovato bloccato da una cagnolina meticcia che, ferma in mezzo alla stretta carreggiata, sembrava intenzionata a non farlo passare.
«All’inizio pensavo fosse solo confusa - racconta Luigi -. Ho suonato il clacson, ma niente. Allora sono sceso dall’auto, e lei ha iniziato ad abbaiare come se volesse dirmi di seguirla».
Insospettito, Luigi ha deciso di ascoltarla. La cagnolina, scendendo e risalendo dalla riva del canale, sembrava voler attirare la sua attenzione verso qualcosa. E proprio quando Luigi aveva deciso di risalire in macchina e ripartire, un guaito ha confermato i suoi sospetti: c’era un cucciolo da qualche parte. Proprio in quel momento, sono arrivati due ragazzi che correvano lungo l’argine e Luigi ha chiesto loro di aiutarlo a capire cosa stava succedendo.
«Anche loro hanno sentito il cucciolo abbaiare e abbiamo iniziato a cercare». Con l’aiuto della cagnolina, il cucciolo è stato individuato: infilato sotto una rete antinutria, rischiava di cadere nel canale. «Non c’era tempo da perdere - spiega Luigi -. Ci siamo calati lungo la riva, cercando di indirizzare il piccolo verso un’apertura sicura mentre la mamma seguiva tutte le mosse, abbaiando al cucciolo, visibilmente angosciata». Alla fine, con un po’ di pazienza e qualche graffio, il cucciolo è stato recuperato e riportato sulla strada, dove ha ripreso subito a giocare con la madre, seguendola verso casa. Luigi ha raccontato l’episodio sui social, descrivendo il coraggio della cagnolina e l’insolito salvataggio. Ma leggendo i commenti dei compaesani, uno in particolare ha attirato la sua attenzione: «Oggi percorrendo l’argine erano davanti a me ma erano in tre: due cuccioli e la madre». «Quando ho letto quel messaggio, mi è venuto un sospetto tragico - confessa Luigi -. Il fatto che la cagnolina sia tornata verso casa con il cucciolo salvato mi fa sperare che anche l’altro sia al sicuro. Ma finché non ne sono certo, voglio fare tutto il possibile».
L’episodio ha acceso i riflettori su un problema comune nelle campagne: quello dei cani lasciati liberi anche se la legge impone ai proprietari di custodire i propri animali. «È pericoloso sia per loro che per chi passa» sottolinea Luigi.
Chiara De Carli
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