Mobilità
Il comune abbassa la velocità delle auto con quattro nuove zone 30 in altrettanti quartieri: Cittadella, Montanara, Molinetto e San Leonardo. Si allarga così la mappa delle strade in cui le auto sono costrette ad andare pianissimo: solo pochi giorni fa - era il 12 novembre - l'amministrazione comunale aveva annunciato l'istituzione di due zone 30, una nella zona di via Jenner e l'altra nell'area di piazzale Salsi, che avevano portato l'estensione delle zone 30 a 280mila metri quadrati.
Ma Gianluca Borghi, assessore alla Mobilità, è polemico nei confronti del Governo accusato, a partire dalle norme del nuovo Codice della strada, di rendere sempre più difficile per i Comuni abbassare la velocità, mettendo paletti all'installazione di autovelox e all'istituzione di nuove zone 30.
Tempi e risorse
Il via libera al progetto esecutivo per la creazione delle nuove zone 30 è arrivato ieri mattina durante la riunione di Giunta. Il progetto può contare su un finanziamento di 180.000 euro, mentre i lavori prenderanno il via nella primavera del 2025.
Le aree interessate
Nel quartiere San Leonardo, la prima zona 30 sarà racchiusa da via Cagliari, via Trento, via Villa Sant’Angelo e viale Europa, mentre la seconda sarà delimitata da via Venezia, via Trieste, via Palermo e via Trento.
Nel quartiere Molinetto sarà creata una zona 30 delimitata da via Volturno, via La Spezia e via Calatafimi, mentre al Montanara l'area interessata riguarderà il perimetro delimitato da via Montanara, via Langhirano e dalla tangenziale sud.
Infine, nel quartiere Cittadella verrà istituita la zona 30 nell'area delimitata da via Montebello, strada Traversetolo, via Gonella e strada Sant’Eurosia. Il Comune fa una precisazione circa il perimetro delle nuove zone 30: le strade sopra citate, che delimitano le nuove zone 30, non sono interessate dall’istituzione del limite di velocità dei 30 km/h.
«Città più vivibile»
«La creazione delle nuove zone 30 rappresenta un altro passo verso una città più vivibile e sicura, in linea con gli obiettivi del nostro Piano urbano della mobilità sostenibile», dichiara in una nota l’assessore alla Mobilità, Gianluca Borghi. «Questi interventi permetteranno di migliorare la sicurezza stradale e incentivare forme di mobilità dolce, per rispondere alle esigenze dei cittadini e valorizzare i nostri quartieri».
«Troppe difficoltà»
L'assessore però è molto critico nei confronti del Governo che, a partire dalle norme contenute nel nuovo Codice della strada, renderebbe sempre più complicato per i Comuni abbassare la velocità delle auto in città.
«In più occasione, le decisioni del Governo in merito a sicurezza stradale e mobilità sostenibile si sono poste in netto contrasto con le esigenze espresse dai Comuni e le richieste delle associazioni delle vittime della strada», premette l'assessore. «In merito alle zone 30, ad esempio, alcune strade in prossimità di via Trieste erano state individuate come potenziali zone 30 ma si è dovuto procedere alla loro eliminazione a causa dei criteri definiti da una circolare ministeriale dello scorso febbraio. Il nuovo codice della strada, invece, pur inasprendo le pene per chi ha già commesso reati, ostacola le amministrazioni locali nel contrastare le violazioni del codice, soprattutto il superamento dei limiti di velocità, principale causa di incidenti mortali sulle strade urbane secondo i dati Istat».
Ma non è finita. «La normativa rende più difficoltosa l’installazione di autovelox e strumenti digitali di moderazione della velocità e non offre un’adeguata copertura per interventi di sicurezza e riduzione dell’incidentalità. Inoltre, il codice introduce restrizioni alla realizzazione di percorsi ciclabili in sede stradale, spesso indispensabili per le città. In attesa di possibili modifiche normative, faremo tutto il possibile, nel rispetto delle regole, per garantire una sicurezza sempre maggiore sulle strade di Parma».
Pierluigi Dallapina
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